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Pubblicata il 07/11/2004
Una Luna
Falsa
Strana
Bugiarda
Mi segue e balugina
In auto mia in corsa
Folle.
Fanale monco
Di luce spettrale
Su mare
Lontano.
Mi desta il rumore
Fastidioso e assordante
Di ferraglia maciullata
Che non grida di dolore.
Sbandata fatale
A darmi paura
Per non essere andato
Finalmente
A respirare quiete.
Silenzio invasivo
M’ammanta tutto
In un’altra sera senza te.
Come lama dentata
Entrano
Dopo giorni
Parole tue
Dure e gelide
Come scimitarra antica
A infliggere ferite
Per spaccare un cuore
Inutile
Slabbrare carne
Infelice!
Che strano!
Non t’eri accorta
Della mia morte cerebrale
Per assenza di respiro tuo!
Impraticabile respirazione bocca a bocca
A trasmettere atomi di vita
Profumati d’amore!
No.
Inutile.
Superfluo.
Devo morire ancora.
Perverso vilipendio di cadavere
Su corpo greve d’un uomo stanco
Che hai gettato e perso
Lanciandolo nel vuoto del dolore
Per sopprimere in te
Il naturale desiderio d’amare
E per sempre.
Per un amaro gusto di non vivere!
Femmineo distacco di lucida mente
Dove il pentimento segue la scelta
E l’amore resta più caparbio che mai!
Evocami
Ora
Piano
Con un sorriso
Lento
A illuminare quegli stessi occhi
Che mi hanno dato la vita!
Ora
Bassi
Scuri
Mi raddoppiano un sonno
Bramato da tempo
Nel quale
Finalmente
Potrò sognarti
Accanto a me.
Non svegliarmi!
Più.
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may be. grazie per avermi letto!
N.

il 07/11/2004 alle 19:17

fammi il piacere, guida con attenzione e Sveglio, non sbandare!!!
non puoi privarci della tua bellezza, è già così duro vivere.
Molto bella..
ciao

il 07/11/2004 alle 20:21

Grazie. Ma mi è successo veramente e sono vivo per miracolo.
Domenica scorsa...
Poi ho aggiunto qualche altra riflessione.
Niente di che.
Ma è stato uno sfogo dell'anima nel giorno della mia festa.
Grazie
Er

il 08/11/2004 alle 12:02