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Pubblicata il 28/10/2004
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Come fogli stacco
dal calendario i sogni,
accartocciati li getto,
su giacigli d'ombra
nel sepolcro del tempo.

Graffio la vernice dorata
di stelle dipinte sul nero
d'un fondale in cartapesta,
smuore e tace l'orchestra,
fantasma d'un teatro vuoto .

Non c'è voce a suggerire
le battute del silenzio,
dietro le quinte d'autunno
cadono desideri senza linfa,
in attesa del sudario di neve,
per dormire un sonno pieno,
senza il mormorio di fragili sogni.

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che suggestiva visione dell'autunno...che puo' essere anche della tristezza della vita che scorre...Buenas dias Prince
:-)
Luna

il 28/10/2004 alle 10:53

grazie Luna, è la seconda, che hai detto!
saludos...
Axel

il 28/10/2004 alle 11:52

allora mio samurai, cos'è questa tristezza?
pensa al bello del silenzioso dormire tra i guanciali piumosi al mormorio della neve..e magari abbracciato alla tua sposa, con i piccoli che di là dormono ...
ahh la pace!

bacino del buon giorno (alle 12 non è male, eh?)
pattina for you

il 28/10/2004 alle 11:53

Splendida ... mi prende il cuore
malinconica e triste
attimo dopo attimo
la vita scorre
panta rei
Bacio dolce dolce
Cristiana

il 28/10/2004 alle 12:31

Sono solo istanti, carissima... dopo quelli ce ne sono altri e altri ancora...
Un abbraccio e grazie!
Axel
(alle 12 non è male, va sempore bene! :-)

il 28/10/2004 alle 16:25

Grazie Cris, dolcissima...!
Bacio a te!
Axel

il 28/10/2004 alle 16:27

non è mai sempre notte... no, è così, cara Sera, come dici tu...
Un abbraccio
Axel

il 28/10/2004 alle 21:45