Tu mi accendi la luce,
fai squillare il telefono,
anche l'acqua fai gocciolare.
Io faccio a pugni con la notte,
la mia ansia
non riesco più a domare.
Tu regina, tu padrona,
sei colei che non perdona
tutte le mie debolezze.
Le tue non son certe carezze.
Tu non versi cioccolato
ma lava incandescente.
Contro di te il mio potere è niente.
Son costretto a cedere al tuo volere
in questo letto,
con rabbia o senza.
Tu sei la mia coscienza.