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Pubblicata il 22/10/2004
Sento il suono di violini elettrici
stormi di pensieri
virano e s'infilano in caverne vergini
mal di testa
clacson d'auto
flussi e riflussi di metallo.
Sento il suono di violini elettrici
pensiero deglutito che mi strozza
sbatte ali nere
nella trachea

l'ultimo grido disperato
d'un treno che muore
impantanato come un'elefante
in fango di rotaie.

Sento il suono di violini elettrici
quest'aria pre-angoscia
coccinella capovolta.

Sento il Gange scorrere
dentro,nel mio asse
fumi di pire funerarie
preghiere incenso
unico lamento
occhi vuoti
e scorre e va sacro
tra vacche anoressiche
e miliardi di mosche intorno al cuoio della mia malattia.

Il suono di violini elettrici
sfuma
in risata di lampada accesa,
c'è un cappio dorato appeso
per spegnere la luce...
ma fuori il rombo d'un aereo
mi rimprovera
e tutto ritorna come prima.

Il Sole è carino con me
uccide i pipistrelli
e fa il pagliaccio
per farmi ridere.
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Ria

Molto bella. Sono quegl'attimi dove tutto sembra niente e tu sei parte del tutto. La fine è positiva. Mi piace...
baci a profusione induista Ria :)

il 06/11/2004 alle 21:06

Sono contento che ti sia piaciuta.....anche se la fine,rileggendo,doveva essere molto più solare nelle mie intenzioni.ciauz

il 08/11/2004 alle 16:20