PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 21/10/2004






SILENZIO

Sferzi la mia perversità con una frusta
una rozza figura di carne essiccata,
sino a che le rosse ferite mi invogliano
a piangere:

Ma non mi uccidi a colpi di silenzio

Ai morsi della mia fame
neghi il pane ed il suo lievito per la vita,
al punto che io sia disseccato come una
foglia d’autunno:

Ma non mi uccidi a colpi di silenzio

Lusinghi le mie orecchie con promesse
infiorate da una lingua esperta,
per farmi cantare come vorresti tu:

Ma non mi uccidi a colpi di silenzio

Oh! I nostri occhi non guardano
coloro che colpiamo con il silenzio,
perché noi siamo sposi del tempo
che si affretta e galoppa,
Giorno e notte:

mentre il nostro silenzio langue in prigione.


Firenze 21/10/2004

federi'













  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)