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Pubblicata il 17/10/2004
Una sera ho pensato,
ascoltando il vento
vorrei averne un vestito
vestirmi di vento.

Vestirmi e
liberarmi così di tutto
il dolore che gli altri
hanno collocato sulle mie vesti.

Scrollarmi di dosso l'ultima lacrima
nasconderla in uno scrigno
per non farla frantumare
e trovarla intatta al ritorno.

Vestirmi di vento è
salire e sfrecciare sui suoi aliti
non senza baratto
d’altronde non si fan domande al vento!!

Lo si accoglie per provare
l'ebbrezza dell'abbandono,
scivolare tra le sue ali
essere ripescato e poi..... rivivere.

Sentire l’anima,
dolorante e sofferente,
si sciolga per un istante e provi
il piacere di parlare.

Quando questo avviene...
splende di più
non per vanagloria
solo paga per un nuovo un sorriso.

Mi ripeto:
non preoccuparti….
il vento non veste l'anima....di dolore!!


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Ovidio caro, devo farti i miei sinceri complimenti per questi versi che hanno il sapore liberatorio.
Una sana ricerca di rinnovamento indossando abiti frivoli e volatili per espandere il dolore.
Molto sentita e d'ottima fattura.
Ok....oscar....ok!!!
;-)
M'

il 17/10/2004 alle 22:25

Lo stupore assoluto di un anima .....
ecco cosa provo leggendo ....
e risalgo sul vento ....ma prima che lo stesso si trasfonda nel mio cuore ... ti dico " grazie mio sconosciuto amico ...per il sorriso che han trattenute le mie vesti ...."

il 17/10/2004 alle 23:57

Grazieeeeeeee,
ti confesso che questo è il succo di una conversazione avuta, scattata la "scintilla "...et voilà!!!!

il 17/10/2004 alle 23:58

Son contento che sia piaciuta anche perchè, scusa la prosopopea, per capirla...DENTRO, TRA LE RIGHE
bisogna..saper leggere sì ma anche..sentire!!
Ciao e grazie
Oscar Yankee

il 18/10/2004 alle 10:36

...i sorrisi rimangono in noi.
Sono nostri, a volte gli esterniamo, ma sono i nostri stati d'animo.
Oscar Yankee

il 18/10/2004 alle 11:23

Bellissima

il 04/09/2018 alle 06:17