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Pubblicata il 14/10/2004
Le livree dei corvi

brume s'alzano
da stoppie sfilacciate
e latrati e guaiti
affannati di corse e balzi
fischi di richiamo
ultrasuoni silenziosi
stivali alti
giacche di fustagno confortevoli
canne sovrapposte scintillanti
quattro colpi ripetizione
piombo calibro dodici
nichelato perforante
uno sparo solitario
e poi altri, sincopati
di qua e di la dal fossato
kira, ringo, maja
vai, cerca!
Dai! Dai! Dai!
Cerca!
e corvi, tanti s'alzano ad ogni tiro
ma perchè così tanti quei corvi
e perchè così alti e neri
di livree funebri agghindati
tramestio di passi, squittii
ansimanti bestie
da caccia e cacciate
brughiera fumante
di sangue nero rappreso tra piume e pelo
di zampe avvezze alle stie
e gozzi di mangime pieni



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Sono io che ti ringrazio Christine, per avere associato questi versi ad un tuo caro ricordo...
Ciao Sergio

il 21/10/2004 alle 13:57

E' sempre un magnifico scoprirti per me caro Sergio...se ti dicessi come ho scovato questo tuo testo credo rimarresti un po' stranito per cui evito...diversissimo da molti di quelli che ho letto...ha una carica avvolgente e trascinante, non mi dilungo sulla figura del corvo che come avrai inteso da buona parte dei miei lavori è simbolo importante e centrale per me...però questo testo mi piace al di là del soggetto, il lessico legato alla struttura sopratutto creano un effetto a dir poco ottimo...sensazioni di angoscia e mistero...l'incipit mi ha ricordato alcune scene di quei film in bianco e nero d'ambientazione britannica e londinese...anche se quei è principalmente campagnolo, scena di caccia...non ho ben compreso se sia stato colpito un corvo, in questo caso mi spiace, così come per qualunque altro animale...affascinante e unica...poesia...ciao Sergio, complimenti, andrea^^

il 14/09/2013 alle 21:39

Trasporta.

il 19/09/2013 alle 14:09

Andrea, quale che sia il motivo che ti ha condotto a questi versi, mi fa piacere comunque, come mi fa piacere la tua capacità di analisi del testo e delle situazioni in cui via via ti imbatti, negli anni in Ph ho riportato, tentato di farlo, con i miei lavori suggestioni ed emozioni disparate e disomogenee come asincroni e dispari sono gli avvenimenti a cui assiste ognuno di noi o che vive o che sente o che immagina o, o, ... I corvi poi , mi pare di avertelo detto hanno anche per me grande rilevanza metaforica e non, da Nevermore di POe, in avanti. sergio

il 20/09/2013 alle 05:53

Ledormerduval, grazie per la lettura e poe il commento, Sergio

il 20/09/2013 alle 05:54

Ah, la caccia, Ah i poveri cani il cui passo corre solo quando s'apre la stagione, l'addestramento e il mio povero Breton Freddy, qui che ha paura anche del guinzaglio. Un cane stupendo e sensibile di cui ho parlato nella mia poesia " L'appartenenza", Strano come mi sia imbattuta poi nella tua. Belle immagini e proprietà di ritmo. grazie

il 21/09/2013 alle 21:03