Ciao , ho letto questa "confessione" che tu riporti , se ho capito giusto (altrimenti scusami tanto !!), come "indiretta" testimonianza di un tuo "stato d'essere e/o sentire" . L'ho riletta ed è stata motivo di riflessioni varie...
Tutti abbiamo confessioni da rivelare.... e a chi se non a noi stessi ?!? Questa la trovo una grande possibilità che è data all'uomo e ne potrà disporre fino alla fine dei suoi giorni...
Quel "bosco della notte..." lo concepisco sempre illuminato , non solo dalla luna ma anche dai milioni di stelle che ci testimoniano quanto grande sia l'universo che ci contiene e che, se noi esistiamo, è sempre e solo perché esiste uno stato di equilibrio costante che , per nostra buona sorte, non ci è dato organizzare.
A noi sono state date infinite possibilità per cercare il confronto ed il riscontro....fra gli esseri , essenziale questo (sempre e solo a mio modo di vedere) alla scoperta di noi stessi. I grandi maestri non potranno mai insegnare cio' che l'essere deve sperimentare se vuole ritrovare se stesso. Ciascuno è maestro di se stesso perché solo la vita attiva e militante potrà farci scoprire e diventare consapevoli delle dinamiche del nostro agire....( non sicuramente per atto di presunzione ...nei confronti del maesto...)
La condizione umana contempla tutto il positivo e il negativo tipico della nostra condizione...Non ci sono difetti né pregi maggiori o minori , ci siamo noi con un infinito potenziale che aspetta (e spera) di riconoscersi ....nella dinamica....
Un caro saluto e scusa l'intromissione.
marcella
Cara Marcella, grazie per il tuo lunghissimo commento al quale aderisco completamente. In verità non volevo dare un messaggio negativo ad una lettera che mi sono trovato in un luogo dove spesso vado per la sua bellezza (una rupe su una montagna dalla quale si domina quasi tutto il lago di garda, contornata dal bosco e da un solitario ulivo fulminato che si protrae nel vuoto......come la morte ed anche la speranza). Non fuggo gli uomini, anzi sono molto ancorato ai rapporti sociali, ma ho necessità di un certo contatto con la natura nella quale esprimo tutta la mia essenza, ma credo sia così per molti, è una cosa normale. Quando parlo del bosco come "libro dei nostri segreti" in realtà voglio solo identificare questo luogo di riflessione nel quale provare a comunicare con quest'altra anima che manda segnali così forti...è in questo contesto che interpreto la nostra natura comune e solitaria. Anch'io non credo nei maestri, quando un'anima è essenzialmente sincera non può che aprirti il cuore ed è questo che ci fa crescere, "il potenziale" che tu giustamente invochi essere in ognuno è l'energia delle "crisi esistenziali".
P.S.
ho visto il tuo sito.......complimenti, però essendo donna non dovevi scrivere l'età......vecchiona!!!!....io ne ho due in meno :-)))
ciao
Sulphur