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Pubblicata il 20/02/2002


PRIMAVERA 1994




Tremulo non ti scordar di me!
Nel giardinetto vivo, stupito
di pioggia, trai dall’iride
cielo.

Simile al tuo, nella nascente sera,
il tremito delle mie membra scosse,
murmureggiante palpito
di nuova vita.

Da qualche parte, nel deserto di cocci,
troppo durò l’attesa: ora
goccia aurorale, meraviglia
di bambino, novellamente

instilla al cuore trepido
la notte mite, rorida di stelle.

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Bella Perceval,

soprattutto mi è piaciuto il finale:

instilla al cuore trepido
la notte mite, rorida di stelle.

Complimenti
Antonio.

il 20/02/2002 alle 16:28