Lontano i boati smorzati
accendono stelle su in cielo,
supino ne osservo i riflessi
che della morte ne prende il colore.
Ed essa ci ammicca furtiva
laggiù come un triste avvoltoio,
della guerra ne segue i contorni
per goderne dei resti spauriti.
Ora tace la notte dei tempi
immersa sempre nei grandi misteri,
umido il dorso ne sento la mano
che dalla terra riceve un calore.
Liquido rosso che bagni la terra
forse domani un fiore nutrirai,
forse un profumo salirà su nel cielo
forse dei petali ti diranno di me.