il vecchio conduce l'armatura
e impugna il figlio come una spada.
una povera sottile ciocca d'elemosina
sulla testa, cieco, simula,
abbracciando una zampogna e suona.
valchirie,alle madonne che rincasano,
con ugole di riporto su alcove d'alito
le fanciulle intonano,cercando dote
a un destino ignoto.
sposami,deh che luna,il tuo
resistere m'abbandona,
e' un polline che mi strema,
ancora incerto come il vento
che lo accompagna e ogni tanto
si riposa
il lobolo chiude la preghiera
e la liberta' dell'anima
si sorpassa nella navata
d'emergenza,sulle colonne di cera.
accanto all'odio che si inchina
alla miseria,per confonderlo meglio,
una puttana lascia in elemosina
una preghiera.
-deh-si volse una fanciulla,
-gradisce un po' d'anguria ?-
-si, portamela a prua-
l'azzurro mi querela
e seduto in manette su un gommone
fumando aspetto Cicerone.
poi qualcosa mi riprende e abbaglia
l'iride , muoio indaffarato a piangere.
e tu volevi nuocermi ?.
deh fanciulla sposami e taci per l'avvenire