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Pubblicata il 16/02/2002



eravamo soli dopo cena e
mio padre coi gomiti sul tavolo
mi guarda e mi dice:

“l’anno prossimo ho cinquant’anni,
che schifo!”

“perché?”, chiedo.

“per quello che hai fatto
quello che non hai fatto
quello che volevi fare
quello che dovevi fare
quello che non dovevi fare
e tutte ‘ste robe…”

“c’è tempo”, dico.

“tempo, ma quale tempo?!”

mi risponde così e se ne va
dalla cucina verso il salotto
dalla verità verso la morte
mentre siedo muto alla luce
di una lampada al neon che
fa risparmiare soldi,

lo aveva detto mio padre
sorridendo avvitandola
non so quanto tempo fa.





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