PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 24/08/2004

Calma respira la casa
nel silenzio notturno.

Su letto d’ombra abbandonato il corpo
cerca tregua al suo peso
mentre si fanno fluidi i confini
e si mesce la notte
e buio che nell’anima ristagna.

Affiorano dal fondo
cerei fantasmi fobici di luce
a inquietare l’insonnia
d’ossimori ed enigmi.

Sono e non sono. Come un foglio bianco
su cui nessuno scriva i suoi pensieri
come la roccia ove si frange l’onda
o il remo della barca
che dondola alla luna.

Più in là, di fuori, oltre la percezione
imperturbabilmente universale
gocciola il tempo senza far rumore .

Il cielo a oriente impallidisce d’alba
già canta il gallo
e finalmente si potrà dormire
di quel sonnambulismo che è la vita.










Dona Flor
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Tina cara

grazie davvero per il tuo apprezzamento e le belle parole che hai usato per il mio testo.

Ciao
Flor

il 25/08/2004 alle 10:35