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Pubblicata il 15/02/2002

Nulla può la mia mente
se non far finta che sia per caso
l'incontrarti nei corridoi
d'una scuola illuminata
solo dalla tua rosea gioia

Nulla possono le mie gambe
mai incontrollate sì tanto...
troppo acerbe esse sono
per star ritte in fronte
al songo che diventa realtà
d'un tuo sorriso

Nulla può il mio cuore
frantumato
...ancora invano...
come l'aguzzi vetri
d'incidente mortale

Nulla può la mia lingua
se non dissillabare
parole su parole
e farmi figurare
solo per il patetico
mortale che m'appartiene

Ma il tuo saluto consueto,
l'amore che trapassa
i tuoi occhiali
di candido blu montati,
mi desta dal mio
letargo

Mi Colmi Di Vita

Come la brocca
che troppo piena d'acqua
gocciola le sue sostanze
Così io
emano il tuo amore
nelle mie giornate
di perenne pioggia

Ti Amo

...ma il giogo
sta sì appresso
alla mia anima
che mai potrò dirtelo,
Amore
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