caro Antonio, vedo la tua discrezionalitá, ti ringrazio per ció, e questo stimola la mia risposta. i dolori veri, dolori che sono spesso piú struggenti della morte stessa,lo sai vogliamo sempre tenerceli dentro e cosí deve essere.
certi dolori rimangono nella mente per sempre e affiorano di tanto in tanto ma, ringraziando il nostro senso di autodifesa morale ed anche il tempo, cerchiamo di non ripercorrere tristi dejávu.
ciao.
Riferendomi anche ai commenti precedenti, preferisco solo dirti che dal punto di vista emozionale la tua poesia è un calcio nello stomaco, talmente incalzano le parole con i significati che tragicamente si portano appresso, verità che uno vorrebbe fossero solo finzioni poetiche.
Mi ha colpito molto,
ti abbraccio
Axel
grazie Axel del tuo interesse "disinteressato".
é da moltissimo tempo che son voluto uscire e urlare fuori dalla massa e sará sempre cosí, fuori da schemi dei luoghi comuni, da demagogie e da ipocrisie e da falsi miti. forse anche per protesta contro chi mette in dubbio la veritá dei bambini. si lo so che i bambini dicono bugie, "ma non certe bugie". comunque i dolori anche se traumatici e presenti in ogni attimo della nostra vita, aiutano perlomeno a farci crescere (forti) nel rispetto e nella comprensione verso altri et ergo non usare risolini cinici quando "il fatto" non accade a noi come prima persona. ti ringrazio per la tua attenzione. ciao.
caro alessandro, avrei voluto che la mia "poesia"
non fosse intensa in vero senso lato, anche se come dicono altri che si sono soffermati nei "miei lamenti", la mia (loro)piú intima speranza sarebbe stata quella di una fiction poetica.
comunque (non) fare delle denunce in questo modo,
aiuta molto a liberarsi un pochino da dolori che struggono il cuore e la mente.
beati coloro che hanno (avuto) un buon padre; i figli cresceranno migliori. ciao