PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 23/06/2004
Il tavolo
ha la faccia quadrata
del solido lavoratore,
onesto legno
stile ottocento lombardo
un po' graffiato ai bordi
dalle voci dei giocatori,
segni di bicchieri e di bottiglie,
domeniche pomeriggio e sere
di carte tra le mani
truccate al di sotto di ogni sospetto;
ma quella sedia,
abbandonata in un angolo negligente
senza prospettive,
ha il fascino imperdibile
delle pellicole di celluloide.
Immagini di Lola,
delle gambe di Marlene Dietrich
e dello sguardo allucinato di Emil Jennings
nella parte del professor Unrath
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Caro Michele, sembra di vedere tutto in bianco e nero una scena di quell'epoca...rimasta impressa per sempre. Stupenda!
Un ciao
Cesare

il 23/06/2004 alle 20:38

...fotogramma di un'emozione
ciao Michele

L.

il 23/06/2004 alle 23:11

L'Angelo Azzurro e/o il Professore azzurro? tutt'èdue danno la stessa immagine Il Tempo che non torna.

Un abbrraccio,MauMusiC

il 24/06/2004 alle 07:11

riferendomi al commento di MauM...io penso al contrario..è il tempo che ritorna, attraverso immagini sfuocate ma insieme nitide,sensazioni affastellate come cumoli di vento...sapori che che accendono il naso d'illusioni..o forse, chissà di speranze...E' splendido il tuo adagiarti nell'irreale fiorendolo di realtà...Un grandissimo inchino a colui che mi onora di farsi chiamare MIguel-Miguelito-Hidalgo-de -la -luna

il 24/06/2004 alle 09:15

Leggerti è sempre qualcosa di squisitamente bello Michele caro! Sei atmosfera, sei immaginazione, sei fantasia pura nella ricostruzione del reale... e in questa tua c'è tutto il sapore del tempo, che io ho vissuto come immobile in un frangente che rapisce il passato riproponendolo con classe estrema in un'istantanea che sembra vivere!
Ennesima stupenda poesia, davvero!
Un bacio ed un abbraccio grande amico mio,
Ema

il 24/06/2004 alle 09:33

L'angelo azzurro, certo, ma anche, più semplicemente, il solido tavolone e la sedia civettuola... grazie per il commento molto bello che hai voluto regalare ai miei versi. Un bacione grande a te.
Michele

il 24/06/2004 alle 16:41

Io, semplicemente, oservo... poi quello che mi colpisce in qualche modo, diventa parola scritta, poesia o racconto... Ti ringrazio davvero per il lusinghiero commento che hai voluto riservarmi. Un bacio a te.
Michele

il 24/06/2004 alle 16:43

Anche qui ci sono osterie di questo tipo, con i mobili spaiati e i quartini di vino sfuso che bagnano le gole dei giocatori di carte... il tuo commento è bellissimo e perfettamente compiuto nella sua articolazione. Ti ringrazio davvero per averlo scritto. Un abbraccio.
Michele

il 24/06/2004 alle 16:46

Io ho solo visto la sedia, appoggiata in un angolo che, grosso modo, ricordava quella mitica su cui Marlene Dietrich appoggiava le gambe. Da li è nata tutta la poesia che hai letto. Stupendo è il tuo commento, invece. Grazie di averlo scritto. Un salutone.
Michele

il 24/06/2004 alle 16:48

E, sopratutto, ricordo di un film rimasto nella storia della cinematografia. Grazie a te per il commento che hai voluto scrivermi. Un salutone.
Michele

il 24/06/2004 alle 16:50

L' immagine del tempo che non torna, rappresentato da quella povera mobilia da osteria che ho cercato di riprodurre in questi versi... grazie a te per il commento che mi hai voluto scrivere. Un salutone.
Michele

il 24/06/2004 alle 16:55

E' tutte e due le cose, cara luna... il tempo che non torna, perchè quelle immagini appartengono al passato, ma anche, come dici tu, il tempo ritorna ogni volta che questi ricordi affiorano alla nostra mente... un commento, al solito, estremamente intelligente e preciso che ti ringrazio di avere scritto. Sono io ad essere onorato da ciò che ogni volta mi scrivi. Un bacio a te dall'hidalgo.
Miguel-hidalgo-de-la-luna.

il 24/06/2004 alle 16:58

E' una poesia che si sviluppa su due piani: da una parte il presente dei giocatori di carte, dall'altra il passato, rappresentato da quella sedia che per la sua forma, mi ha fatto pensare a quella, mitica, che Marlene Dietrich usava ne " L'angelo azzurro "Come al solito hai letto con grande intelligenza i miei versi e hai proposto un commento bellissimo, di cui ti ringrazio. Un bacio a te.
Michele

il 24/06/2004 alle 17:02

non so se l'ho proprio capita,

comunque sono rimasto stregato, scosso, ammaliato, affascinato dall'atmosfera noir dei versi e della scena, delle scene passate.. sembra un film noir anni '50.. no, neanche.. è qualcosa di più..

il 24/06/2004 alle 20:23

Sono sguardi dolci i tuoi ... con fotografie ingiallite in mano disegni i sogni ... non tuoi .. o forse .. di un'altra vita ... e sono sicura che sarebbe stata un'altra vita ricca di te ... e questo è bellissimo!!!!
E' davvero un quadro emozionante ...
Cristiana ti abbraccia forte

il 24/06/2004 alle 23:38

Un'immagine raccolta così, in una osteria di un paese qui vicino a Vercelli: l'accostamento con il film, poi, è avvenuto conseguenzialmente... Il tuo commento, come al solito è splendido: grazie di avermelo voluto scrivere. Un bacio grande a te.
Michele

il 25/06/2004 alle 16:34

La presenza di una sedia in un osteria, una sedia che assomigliava assai a quella usata da Marlene Dietrich nel film " L'angelo azzurro ", mi ha dato il la per scrivere questi versi: Importantissima, invece, la tua presenza costante e amichevole, e splendido il commento che hai voluto scrivermi e di cui ti ringrazio. Un abbraccio forte anche a te.
Michele

il 25/06/2004 alle 16:42