non hai nemmeno dovuto scavare tanto
era proprio lí, ad un passo dalla superficie
raccogliendola non hai avuto dubbi
sarebbe stato il tuo lancio piú bello
il lago era ancora il suo posto
e dopo tanto tempo ancora non smetteva
di far la corte al bel salice
che da tempo si era fermato sulle sue rive
quanti momenti passati ad osservarli
ma non questa volta, non c'era tempo
stringesti forte la piccola pietra
caricasti forte il braccio
una spinta con le gambe
e via
uno
due
tre
dieci salti
sembrava non si fermasse piú
tigli, ninfee, rane e girini
tutti in silenzio ammiranti
quei cerchi che mescolavano
il riflesso del sole con il sogno della sera
davvero il piú bel lancio della storia del lago
e giá correvi a casa
seguendo la scia della cena
che la mamma aveva preparato...
grazie P.
si, il destino ha davvero una fantasia geniale...
grazie C. del commento del bacio e del prezioso sorriso...
P. mutante