PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 01/02/2002
Una mano ti tendo,
fratello infame,
una mano che tu
trascinerai nel profondo.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

L'ho scritta il mese di novembre, come Scoglio, e come al solito travisi le mie parole.

Luigi

il 01/02/2002 alle 13:23

Aldilà del possibile, o meno, bersaglio della tua provocazione, questa è la tua prima poesia, tra quelle che ho letto naturalmente, che arrivo ad apprezzare, che comunica a me qualcosa. Nella sua durezza...

Antonio.

il 01/02/2002 alle 13:57

Risparmiami i melodrammi pubblici, Axel, per queste cose c'è il telefono, e visto che ce l'hai da tanto, lo potevi usare anche domenica.
Non te l'ho spiegato abbastanza in 5 mail ( visto che tu non dai il telefono ) che le incomprensioni vanno risolte in privato ?

il 01/02/2002 alle 14:51

Onorato, Antonio, di averti fatto apprezzare qualcosa di me. Comunque l'ho scritta per un mio amico, rovinato economicamente dal fratello a cui aveva prestato i soldi.
IN NOVEMBRE.
E mi era sembrata troppo stupida per inviarla quì.
Chiarito l'arcano misterioso ?

Luigi

il 01/02/2002 alle 14:55

Te lo ridò Axel, i dissapori vanno risolti a due, visto che io e te abbiamo un problema solo, l'incompatibilità di carattere, perchè non esistono altri problemi. Io li risolvo in privato, ma tu non li risolvi in pubblico.
Devi solo telefonare.
Il numero che hai, quello con cui mi hai chiamato dal tuo ufficio, è del lavoro, e non lo dò quì.
Ma te ne offro un'altro che ti dò direttamente, l'ho tirato fuori ed è già acceso, basta andare in una cabina pubblica e chiamarmi, anzi se vuoi basta che mi dai il numero della cabina e ti spiego ciò che vuoi a spese mie. 347 6662114
Ma per favore, per favore, per favore, smettila con le polemiche con me sul portale.
Puoi chiamarmi o ignorarmi, fai tu.
L'incompatibilità che abbiamo, non ha nulla a che fare con la considerazione che ho per te come poeta, che considero uno dei migliori in circolazione.
Te l'ho detto e lo ribadisco davanti a tutti.

Luigi

il 01/02/2002 alle 21:54

Ti chiedo scusa se oggi ti ho liquidato frettolosamente, ma il mio lavoro in questo periodo mi riempie la giornata, ho smesso alle 20,30.
Credo che sia uno dei pochi commenti ricevuti che mi hanno lasciato di sasso, l'ho riletto più volte per essere sicuro.
Tu mi avresti scritto per comunicarmi che non sono riuscito finora a scrivere qualcosa da suscitare un'apprezzamento da parte tua.
Ho capito bene ?
Ma io non ho mai cercato di mettermi al tuo livello, te lo assicuro e se mi avessi letto abbastanza, mi avresti sentito affermare che io non mi sono mai considerato un poeta, ma un cantastorie da strada, artigiano e privo di scuola. E con una profonda ammirazione per chi è migliore di me, te compreso.
Ho comunque apprezzato la tua sincerità. Nella sua durezza....

Luigi

il 01/02/2002 alle 22:45

Ti assicuro intanto che nelle mie parole non c'era alcun tentativo d'offesa nei tuoi confronti nè, tantomeno, una sottointesa "bollatura della tua poesia come inferiore"...Penso solo che il nostro modo di scrivere, e di conseguenza di pensare e concepire la poesia, sia radicalmente diverso...Per quanto riguarda il significato del mio commento, io invertirei il tuo punto di vista: non volevo dire che tutto ciò che ho letto, a parte ingranaggio, facesse schifo, ma che ingranaggio sia la prima che mi sento, secondo i miei gusti e la mia sensibilità, di ritenere una bella poesia.

Ciao
Antonio.

il 01/02/2002 alle 23:23

Non me la prendevo come offesa, io per primo la considero inferiore, ma sono versi che scrivo col cuore, vengono facilmente recepiti da persone semplici come me, che non hanno molto da offrire se non la propria umanità.
E ti voglio dire un particolare, Antonio, l'altra, " Mostro " è dura, ma ancor più reale.
E' vero che chi si ammala vuole vivere, ma quando la sofferenza non ha termine, l'ammalato desidera che la fine giunga presto. La mia ex moglie, morta il 26 marzo scorso, colpita da cancro alla spina dorsale, e subito paralizzata quasi integralmente, da me assistita per un anno, con dolori inenarrabili che la morfina non riusciva a mitigare, ha desiderato la morte infinite volte.
Ma il Mostro non ha avuto pietà, ed il calvario è durato un anno intero. Aveva 45 anni.
Questo è il menestrello, povero di vocaboli e di conoscienza, ma testimone di drammi umani e di tanti atti d'amore, che scivolano sotto i suoi occhi e che vorrebbe avessero un attimo di vita in più.
Non è poesia da tramandare ai posteri, come la tua o di Axel, solo attimi da rivivere qualche momento, prima che la grande nebbia sommerga tutto.
Grazie della spiegazione.
Luigi

il 01/02/2002 alle 23:48

Carissima, ben risentita e complimenti per la poesia di ieri sera. Mi sono affacciato velocemente un paio di volte, ma avevo ospiti in casa e il dovere non me lo ha consentito.
Sai che lo scontro non mi piace, te l'ho detto al telefono qualche giorno fa, ma ultimamente mi sono sentito molto Hannibal, sai quel personaggio di quel film gastronomico ( che tra l'altro non ho visto ) ma che sapevo essere una valida alternativa alla mucca pazza ?
Vogliamo chiudere ridendo, visto che non ho cominciato io ?
Se sapevo che ti poteva piacere questa cavolata, te la inviavo tempo fa. Ma pensa quanti pensieri ha provocato !!! Ma mai quanto quelli dei protagonisti, che non si sono più rivolti la parola.

Il cellulare è rimasto muto.

Luigi

il 01/02/2002 alle 23:59

Basta che Axel smetta di far polemiche sul portale e ti assicuro che non sentiresti più nulla. Ma la serenità è assicurata lo stesso, Sera, domani il menestrello torna nell'ombra, da cui non uscirà più.
Quindi la pace tornerà a regnare sui cuori in tempesta.
Ciao
Luigi

il 02/02/2002 alle 08:22

Ester, te l'ho spiegato qualche mattina fa al telefono, il menestrello si sente al capolinea.
Non serve una rosa, basta una telefonata in privato. Il portale serve solo per le poesie e parlare di esse.
Il menestrello se ne va, ma io resto accanto a voi, nei commenti, nelle mail, nella grande amicizia che ho trovato.
Pubblicherò anche poesie, ma da anonimo e forse più avanti ripartirò con un'altro nick, ma riparto da zero.
Ultima arrivata Tu ???
Dai non farmi ridere, che sei bravissima.
Io esisto sempre per te, continueremo a scambiarci idee, versi e chiacchiere.
Muore il menestrello, Luigi Simonetti è più vivo che mai, farà anche altre esperienze, seguendo una rotta della sua amica dalla bianca vela.

Quella rosa che offri è rossa ?
Ricambio il KISS
Luigi

il 02/02/2002 alle 14:12

Tu sei una gran birbante, la temevo di plastica grigia.
Ricambio tutto l'affetto.

Luigi

il 02/02/2002 alle 15:16