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Pubblicata il 26/05/2004
Sorvolo paziente, io aquilone,
un bambino il mio padrone.
Su rughe di grigia terra
solo un cimitero o la ciminiera.
Il freddo dell'inverno
irrigidì il filo paterno,
e così la corda ghiacciata
s'è strappata, è spezzata.
Una preghiera, forse vana,
cercherai la tua sottana.
Povero piccino, senza gioco,
dov'è la mamma, il tuo poco?
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...detta così, quasi per gioco
invece è molto profonda

L.

il 26/05/2004 alle 22:50