PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Utente eliminato
Pubblicata il 31/01/2002
Aggiungendo nuove divinità
a quelle già create,
per un’umana abitudine,
nuove cose vanno là
ad ammassarsi a quelle già prodotte,
inessenziali, inutili, tenute assieme
da grandi e piccole fedi organizzate
dalla tradizione, dall’abitudine,
da un buon senso
che non sa più
cosa è buono e cosa ha senso.

E s’annulla ogni differenza
e l’umana esistenza resta
in un amalgama caotica e proliferante
puntellata da alberi di moraline e catechismi,
ed ogni albero è vivo come un popolo,
più che come un individuo.

Ma è snocciolando dogmi che si capisce
come Dio sia prodotto e non causa della fede.

Si pareggia la bilancia creando nuovo senza distruggere il vecchio,
procedendo in cerchio.

Solo qualche volta
nel dimesso attenti di chi
con una mano si regge
al sostegno del convoglio
d’una metropolitana
e con l’altra stringe sguardi,
brandisce idee,
si ci rende conto che la vita
non è solo leggere la busta paga
e compilare il modulo delle tasse.

Solo allora si vede quanto questa nostra realtà
è artificiale,
irreale
Ed è come se non esistesse,
e così nuova abitudine,
quella coi tagli col passato,
abitudine faticosa
che lascia altre usanze,
altre pose.

Ma l’uomo, è troppo pigro per imitare,
più facile è invidiare.
E poi basta attraversare la strada
per capire quanto questa finzione sia reale,
ed il favore popolare,
che per istinto volge al vincitore,
viene a mancare.

E si vorrebbe tornare indietro,
ma stranieri dovunque
lo si è di più sul posto,
proprio da dove si viene,
dove si è nati,
solo lì è possibile sapere
che non esiste terra di ritorno.



Remiliano Xandramann



NOTA: questa non so se è una poesia sperimentale, o meglio, non so se si tratti di una poesia, ma è di sicuro un esperimento: raccogliere le emozioni ed i pensieri che passano
Desidero ardentemente opinioni su questo poesia o esperimento o come la si vuole chiamare, anche e soprattutto in forma di critica, anche con suggerimenti, accetto di buon grado ogni cosa e chiedo agli altri di provare tentativi simili, anche e soprattutto perchè, se il nostro è un tentativo, timido, di emulare l'arte, questo tentativo si svolge sul terreno della sperimentazione o altrimenti si finisce in quello dell'emulazione

Remiliano Xandramann
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Caro amico poeta,
non ti preoccupare per i punti, siamo qui per scambiarci emozioni, non è una gara, per fortuna nessuno vince e nessuno perde. Scriviamo poesie, commentiamo e rispondiamo ai commenti se ne abbiamo voglia ma con serenità.
Ciao
Paolo

il 01/02/2002 alle 01:48