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Pubblicata il 04/05/2004
Guglie di vetro,
picchi d'idiosincrasie
a graffiare schermi di cielo
mentre plana il desiderio
su mari di parole in tempesta.

Triangolate simmetrie
dilatano spazi di nulla
fra istanti congelati
dallo sguardo di Medusa
che alita pugnali di pietra.

Variazioni termiche
nei pensieri affusolati
incendiano i bersagli
di automatiche lune
incinte di spine verdi.

Briglie sciolte alla mente
in frazioni di specchio
misura e bilancia
le lingue a due punte
nascoste nel fango.

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costruita magnificamente..ultimamente ti sento molto "oscuro" nell'animo, Principe...un grande sorriso, Luna

il 04/05/2004 alle 16:18

Sai qui evocare con vena immaginifica assai ricca uno stato emotivo e sentimentale "in subbuglio", caro Axel! Esponi tra spirali termiche e triangolate simmetrie un sentire che eloquentemente il titolo del brano emblematizza. Una sovraesposizione lirica funzionale ad esorcizzarlo, mi pare.
A presto!
Max :-)

il 05/05/2004 alle 13:33