Bella poesia, soprattutto per alcune immagini:
con il languore che hanno certi giorni
quando il tramonto giunge, la dolcezza
infinita che lacera il crepuscolo
lasciandovi ferite rosso sangue.)...
La scelta del sonetto è ardua, io non ho mai provato a scrivere in metrica e forse non ne sarei capace, e si confà in maniera perfetta alla materia trattata.
Ciao
Antonio.
Una poesia molto vera e molto profonda, di quella profondità che solo il dolore consente. Complimenti
Ti ringrazio, Antonio. Devo confessare che il sonetto è un componimento che uso quando sono a corto di ispirazione: la gabbia metrica consente di sviluppare il discorso e molto spesso suggerisce, come in questo caso la similitudine delle ferite e del sangue.
Grazie. La tua analisi è molto lucida: hai colto quanto intendevo esprimere. Spesso ignoriamo che le nostre azioni possono influenzare altre vite, dovremmo aprirci di più e cercare di comprendere i sentimenti degli altri.
Ciao Andrea,
su tua segnalazione leggo questa poesia rimata e debbo dire che mi è piaciuta molto.
Complimenti anche per questa.
Ciao Floriano