piange la principessa stanca,
come lacrimasse un gambo
di fiore, strappato via
dal vento, là nel suo
prato in fiore...
Piange lacrime che forse
furono stelle, ma non saran
più quelle se fra i cigli
non vorran tornare..
lacrime di sogni..
lacrime amare...
Principessa mia
la magia che ti scocca la mezzanotte
non s'è ritirata dentro lacrime d'amore
vedi come ritorna al tuo giardino
il principe che ti fu sottratto
porta un libro di veli colorati
e nastri infiniti per richiamarti
ai giochi delle fugaci stelle.
Principessa mia
l'amore non ha mai una casa
dove riposarsi, gli basta esistere
senza sapere dove.......
Mi suscita un'intensa tenerezza questa tua lirica, Sulphur. Così profonda nell'evocazione, così densa nell'ispirazione interiore che ti muove netta e fluida la parola, la tensione vitale dello "spirito guida"!
Saluti cari a te.
Max
un piccolo momento di luce, caro Max, finalmente!
un caro abbraccio
Sulphur
Il termine stesso "Principessa" mi ha sempre regalato sensazioni di tenerezza e dolcezza infinita.
Questi versi tuoi sono una collana di rose...
Mi complimento!
;-)
M'
"una collana di rose" che vorrei fiorisse intorno al suo collo di cigno........
grazie per il bel commento M'
ciao
Sulphur