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Pubblicata il 20/04/2004
Oh, madre mia!
Che si è fatto tuo figlio
un'onda che sale e sprofonda
un'amante a cui tutto è mistero
un vento assiepato che sfolla
fuori l'aria densa del suo sguardo
che il fiato rovescia nella terra
e in volo di rondini il pensiero inciela.

Fosse ancora vicino
a quel tuo bambino felice
a quel succo che sfugge
nel rosicchio di scorze
incautamente ora dolce veleno
che d'ambra la sera cresce:
d'antidoto mi è la vita
comunque sogni
in questa dimora
i consumati anni divelti.
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Una carica di struggente intensità sentimentale-esistenziale, caro Sulphur, drammatica quanto lo è la consapevolezza della breve corsa in terra alla quale siamo chiamati! Sempre apprezzata la tua espressività lessicale, originale e creativa. Molto coinvolgente nella sua profonda e viva sostanza, nell'evocazione delicatamente dolente, disanimante.
Saluti cari e un abbraccio.
Max

il 20/04/2004 alle 17:07

è cos' coinvolgente che lascia la pietra asciogliersi sul cuore...lentamente...:-)

ma si scioglierà

il 20/04/2004 alle 18:49

E' struggente, coinvolgente, intensa, dolente ed allo stesso tempo dolce nelle note che si alternano tra le parole, tra i sentimenti di cui è densa... E' un'onda, una vera marea... a metà fra la tempesta e la risacca, o almeno questo è stato nel mio cuore...
Un abbraccio tenero ed affettuoso, e mille baci luminosi,
Ema

il 20/04/2004 alle 21:41

Caro Max, un commento completo di come io veda la vita nel suo modificarsi dentro e fuori le sensazioni e le prese di coscienza, dentro e fuori le responsabilità e le decisioni. Ti sono grato dell'apprezzamento per questa espressività, a pare mio, di sola e pura sincerità.

un saluto caro
Sulphur

il 21/04/2004 alle 11:20

ohhh sììììììì.......certamente si scioglierà come dici tu, in un deliquo che s'alzera nel cielo delle speranze.

:-)
un bacione sincero

il 21/04/2004 alle 11:23

ohhh sììììììì.......certamente si scioglierà come dici tu, in un deliquio che s'alzera nel cielo delle speranze.

:-)
un bacione sincero

il 21/04/2004 alle 11:23

Ema cara, sai, è così come mi senti, il mio vivere, di fortissimi contrasti, di abbandoni che sanno privilegiare una solitudine esattamente mortale come la morte vera e di gioie che mi raccolgono di una luce impossibile da descrivere, non so mai dove sta il fulcor di una terra ferma in cui possa essere certo di posare il mio piede e respirare la pace sperata.

con affetto
Sulphur

il 21/04/2004 alle 11:29

Intensa e molto commovente nella sua invocazione... complimenti!!!
un abbraccio
MR

il 21/04/2004 alle 16:22

Grazie Maria, per avermi letto e per il commento che apprezzo tanto, sopratutto da te


un abbraccio
Sulphur

il 22/04/2004 alle 08:16