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Pubblicata il 23/01/2002
Un attimo, ecco, mi pare
il mondo tra le mani possedere;
poco dopo (tempo birichino)
mi sento un moscerino
nell'anima fradicio, fetale.
Il senso e controsenso naturale
sta racchiuso lì, nella diversità
che ci rende binaria realtà.
Uomo "faber suae fortunae"?
Ma se tutto dipende dalle "lune"!
Per piacere! Cosa mai consente
in vero il come ci si sente?
Davvero crediamo
che non dipendiamo?
Non poss'altro che glissare....
...il capo umilmente abbassare,
e amare, dentro, questa verità:
la mia infinita, devastante,
bastarda e accattivante
dolente, deficiente piccolità.
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