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Pubblicata il 19/04/2004
Quando ormai non c’è più nessuno e le luci sono quasi tutte spente, c’è sempre qualcuno che rimane a pulire da solo.
Tra i tavoli solo battaglie vuote e silenzio, e pensi ormai a qualche ora fa, quando c’era gente, che pur sapendo che c’eri restava indifferente. Quando ormai pensi di meritare qualcosa, e osservi l’indifferenza altrui.
Qualche parola distante, sorrisi e schiamazzi, tu resti dietro al banco, con lo straccio umido fai le ultime passate prima di chiudere, e quando ormai il silenzio si fa più forte, rifletti e conti quei quattro soldi, che non sai se basteranno. Ormai è notte fonda, fuori fa freddo, tiri giù la serranda e a testa bassa ti allontani, mentre il buio ti inghiotte, passa ancora qualche macchina.
E quando ormai non ti reggi più in piedi, ti butti sul letto fumando una sigaretta, aspettando ri rialzare la serranda e ritornare alla solita indifferenza.
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Mia

..hai talento nello scrivere e noto che sei un bravissimo osservatore e riesci a penetrare in quegli animi afflitti che tu descrivi meravigliosamente...sei un dono!e sono molto contenta e mi ritengo fortunata di averti conosciuto..un bacione..mia*..:-)(queata è una faccina,nota bene..)

il 19/04/2004 alle 21:46