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Pubblicata il 08/04/2004



Nato senza un perchè
senza saper la vita
e sul parer mio tacendo,
mi son ritrovato quì
con una benda agli occhi
perchè destino è cieco
in questo pazzo mondo.

C'e una strada
con filari di rose da un lato
e dal profumo la sento,
e dall'altro
soltanto le spine
che urto passando.
Non ne vedo il colore
ma dal profumo
mi lascio guidare,
però spesso inebriato
perdo il senso
e da spine
mi sento graffiare.

D'equilibrio il mio viver
fra piacere e dolore
mai cambia la scena,
la gioia mai troppo a lungo
la lacrima sembra solo
un calvario di pena.

Forse il passare degli anni
ha inclinato la strada
e di tanto,
perchè sento meno
il profumo di rose

e troppo spesso
le spine dannate
pungermi il fianco.




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Caro Luigi, ti auguro una Pasqua piena di rose, col profumo piu' lieve che la vita a volte riesce a donare.

un caro saluto a un grande principe di poesia,

S.

il 08/04/2004 alle 13:40

E' una poesia splendidamente simbolica del nostro essere in questo mondo. Mi è piaciuta davvero moltissimo. Un salutone a te, con infiniti auguri di buona Pasqua.
Michele

il 08/04/2004 alle 16:59
Mia

stupenda!è la strada che ognuno di noi percorre ogni giorno..continua a percorrerla quella strada..fino a quando quelle spine scompariranno catturate anch'esse dal profumo inebriante delle rose colme d'amore ..vedrai che pian piano non sentirai più il dolore e non avrai più lividi da curare..:)..un dolce bacio..mia*

il 08/04/2004 alle 22:53