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Utente eliminato
Pubblicata il 20/01/2002
Laggiù, in lontananza nel buio della notte
si sente il pianto di un bimbo.
Camminare per raggiungerlo si deve,
perchè quel bambino ha freddo e fame,
perchè quel bambino ha bisogno di te e di me
per non soffrire più.
Avvolto fra i giornali sogna ancora il calore del camino
di casa sua, la minestra calda della mamma.
Ma adesso son solo ricordi.
Dolci ricordi che rimarranno sempre con lui,
ricordi che lo aiuteranno a vivere.
Ma nella sua mente ci saranno anche le crudeltà
di una guerra ingiusta, insignificante.
Costretto a fuggire dalla propria casa, della propria gente,
costretto a vivere in dei rifugi,
e sperare che l'arma del nemico non potesse raggiungerlo.
Quanti cadaveri, hanno visto quegli occhi,
morti di fame o perchè uccisi.
Anche questo quel bimbo ricorderà, fame e miseria,
angoscia, dolore e paura.
Camminare oltre quel buio per accendere la speranza.
Aiutare questi "Grandi" a capire che la guerra è inutile
è difficile.
E mentre noi da questa parte del mondo
continuiamo a mangiare e dormire sotto un tetto
col calore di una famiglia quel bimbo continua a piangere.
" Coraggio, bimbo mio, coraggio
spero che presto il tuo viso torni a sorridere
perchè è questo che dovresti fare
ridere e giocare.
Ma soprattutto fa che la sofferenza non indurisca
il tuo cuore. Bimbo mio, non piangere più
vedrai che presto dopo questo terribile temporale
tornerà il sereno".



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