intenzione poetica determinata
nell'immaginario è immobile come una foto ingiallita e polverosa
ma in questa partita impossibile e solitaria
una svolta
uno scacco
un'idea
un bacio Kat
Decisamente gozzaniana e con una velata malinconia. Complimenti, caro Michele!
Un abbraccio
MR
E ti chiuderai la porta alle spalle,
ricordi e cose saranno da cancellare...
Quello che era un grumo fermo ,
diventa determinazione con la partita finale
anche se con pochi pezzi...la capacità
di liberarsi da quel passato che opprimeva.
Un abbraccio
Poe
A volte nei diagrammi scacchistici e della vita ci sono errori madornali che ci portano fuori strada.
Ciao
Cesare
Bella,in questa poesia ci stava bene,accovacciato in qualche angolo,un gatto con occhi semivigili....ciao.
Ale
...la clessidra non sa più contare
ed anche le pedine alzano la testa
Ciao Michele
L.
l'hai scritta ma la mia modesta impressione è che questa tua in fondo non l'hai " sentita" come senti altre tue sensazioni diciamo che è carina ma non è riuscita ad entrarmi in fondo all'anima la sento freddina scusa .. ma sono sincera un bacio MG:)
Decisamente splendida, un'altra istantanea di metafore che si imprimono nel sentire... E' molto malinconica nei dettagli che descrivi, di un'efficacia incredibile nello smuovere le sensazioni... Mi sembra di vedere questa stanza, contenitore della vita, avvolta da un grigio pulviscolo in cui si muovono pedine verso la svolta... Sempre splendida atmosfera, quella dei tuoi versi... sempre superbe le scene che ricrei con grande intelligenza...
Infiniti bacetti ed un abbraccio calorose ed iridescente (ad illuminare cristalli appannati...)
Ema
me la cavavo bene, ai tempi del liceo, con gli scacchi ( ho pure partecipato ad alcuni tornei), ma qui, questa partita solitaria, un po' " borgesiana ", come concezione e soluzione, è una scusa per parlare di una stanza, metafisica più che reale, come luogo di deserto interno... grazie a te per il commento che hai voluto inviarmi, bellissimo e altamente gratificante per i miei versi... Anch'io ti bacio.
Michele
si... le piccole cose di pessimo gusto... ma in Gozzano, c'è sempre qualche essere umano all'interno della poesia ( La nonna Speranza, l'amica Carlotta, la signorina Felicita... ), qui, volutamente, no... Il paragone con Gozzano, veramente, mi gratifica assai e ti ringrazio per averlo individuato, così come ti ringrazio per il bellissimo commento che hai voluto inviarmi... un caro abbraccio a te.
Michele
Gli scacchi mi hanno sempre affascinato... al liceo, me la cavavo abbastanza bene ( ho pure partecipato ad alcuni tornei ), poi ho un po' mollato la presa, attratto da altre cose... però, quando su giornali o riviste trovo i diagrammi con i problemi, dispongo i pezzi e cerco di risolverli... qui, però, gli scacchi sono un qualcosa in più e questo problema solitaria è forse quello che non riuscirò mai a risolvere... grazie a te per il commento bellissimo che hai voluto regalare ai miei versi... un bacione a te.
Michele
E con la tua grande sensibilità, hai centrato esattamente il significato di questi miei versi... il problema finale, la scacchiera e i pezzi disposti, esattamente sono specchio della nostra esistenza... il tuo commento è splendido, amica mia, e la tua grande acutezza nel leggere ciò che scrivo, mi gratifica enormemente... non posso fare altro che ringraziarti, davvero, dal profondo del cuore... un bacio a te.
Michele
Anche tu sei un solutore di problemi scacchistici, vedo... si, in effetti, ogni tanto ci si imbatte in errori di stampa o di trascrizione che rendono impossibile la soluzione così come viene richiesta dal problema... ma questo, come acutamente hai scritto, capita anche nella vita... grazie a te per commento, molto pertinente e acuto che hai proposto a commento dei miei versi... un salutone a te.
Michele
sarebbe stata certamente certamente una bella idea, ma il gatto avrebbe rappresentato qualcosa di " vivo ", in questo ambiente di " pezzi morti ", un po' borgesiano, se vuoi, che ho inteso descrivere con i miei versi... grazie comunque per il bel commento e la lettura in profondità che hai dato ai miei versi... un salutone a te.
Michele
una stanza chiusa, opprimente, vissuta forse in un sogno, in un incubo, ma che ho sempre inconsciamente come proiezione dentro di me... molto particolari e interessanti i due versi che hai voluto scrivere a commento di questa mia... ti ringrazio per la costante e amichevole presenza... un salutone.
Michele
cara Mary... sai, ci sono state poesie che a me piacevano poco, proprio per i motivi che hai detto tu e che ugualmente ho inviato e sottoposto al giudizio di chi le avrebbe lette ed hanno ottenuto più consensi di altre a cui, per vari motivi ero più affezionato...Ciò che a te pare rappresentativo del tuo pensiero, ad altri non arriva in maniera così nitida... non c'è l'alchimia perfetta che ti consente di scrivere versi memorabili... o forse c'è, ma bisognerebbe esere poeti per possederla... io non sono che un modesto artigiano del verso. Per questo non devi affatto scusarti di non avere apprezzato questa mia ( ci mancherebbe altro ! ) anzi sono io che ti ringrazio per avermi segnalato, nella composizione, quei difetti che cercherò di evitare già con le prossime poesie che invierò... grazie ancora e un bacione a te.
Michele
Un po' borgesiana, nel contenuto, una proiezione, forse inconscia, di una stanza metafisica, più che reale, fatta di ombre e di cose ormai passate... grazie a te, invece, per il commento splendido che hai voluto riservare ai miei versi e per la costante amicizia con cui mi segui... grazie ancora e un bacione.
Michele
mah... forse una stanza metafisica, più che reale, una proiezione inconscia di un luogo dell' anima, qualche cosa da cui fuggire... grazie per il tuo splendido commento che hai voluto scrivere per onorare i miei versi e grazie, sopratutto, per la tua costante e amichevole presenza... ti mando un bacione grande ed un abbraccio altrettanto grande.
Michele
in quella stanza è polveroso anche il sole...ma basta spalancare la finestra e fare entrare il freddo della sera..che tutto sembra rivitalizzarsi..e le rose secche prendono colori vellutati, e la luce delle stelle entra lacrimandodi rosa..e la luna si affaccia e sorride, silenziosa..INSOMMAAAAAAAAA..non voglio immaginare te in una stanza triste..voglio vederti allegro e colorato,anche il tuo mantello nero da Hidalgo ti butto via...dai andiamo a ballare il flamenco coi Gitani, Michele..andiamo via!
Evvaiiii con il flamengo, allora... ma a parte questo, forse la stanza è più metafisica che reale, una proiezione del mio inconscio, che mi è servito ad esorcizzare... grazie davvero a te per il commento bellissimo che mi hai voluto regalare, odoroso di luce e di primavera, e per la tua cosrtante e sempre amichevole presenza... un bacione a te.
Miguel-hidalgo-de-la-luna.