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Pubblicata il 21/03/2004
Cento le mie parole ne la sera,
d'amor fragranti e aulenti di freschezza,
s'abbraccian ne la più aulica maniera
sì da dar loco ai sogni e a la dolcezza.

Inneggiano a te, o fior di primavera,
come i più incliti versi e tenerezza
ammanta 'l talamo e la notte nera
e 'l volto colmo d'esile stanchezza.

Cento parole di stilo e di fiato
le dedico a te, còlchica rosata:
son note d'un violino innamorato.

Giungan fresche la stanza tua allunata
e 'l corpo amato, steso addormentato,
poetando una dolce serenata.


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