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Pubblicata il 20/03/2004
La notte porta confronto
senza pietà.
Ho paura
mi ripeto a sfinimento
inquinato di amarezza
che non mi hai mai
aiutato
consolato..
E non voglio dar retta al mio cuore
che mi dice
come anch'io non sono stato abile ad
aiutare
consolare..
no, non voglio.
Come mosca impazzita
ed imprigionata
nella sua stessa tela
mi lascio spezzare
dal mio orgoglio insanguinato
versando il lamento
sul complice d'illusione
che placa il mio tormento.
E con breve passo amaro
e sognatore
muoio sulle orme di un amore..




dedicata ad un amico...


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e' una poesia amarissima, che descrive benissimo lo stato d'animo di quei momenti ( non solo d'amore ) in cui ci si sente prigionieri e incapaci di fare qualunque cosa... complimenti a te per questi bei versi e un bacio.
Michele

il 20/03/2004 alle 12:31

ciao Michele..poesia amarissima che racconta di una mente prigioniera (non la mia, ci tengo a precisarlo) del suo stesso orgoglio... A volte basterebbe così poco a far brillare il proprio Sole..
Un bacio anche a Te..e come sempre grazie!
ac

il 20/03/2004 alle 13:46

molto interessante....
da meditare....
muoio sulle orme di un amore
e digli che domani Rinasce.
si può dedicare a tanti eh??!!!.-)
un bacio cara AB
f.

il 20/03/2004 alle 20:11

Ciao F.
per Rinascere ci vuole almeno l'intenzione...
"La follia..fu quella che fu..." cantava l'amico nostro...
bacio sabbatico ;-))
a.

il 20/03/2004 alle 21:14

l'Intenzione c'è, c'è, xchè - la follia fu quello che fuuuuuuuuuuuuu
bacio albeggiante .-)
f.

il 21/03/2004 alle 08:43