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Pubblicata il 19/03/2004
La tua città, com'è bella, nel giorno
primo di sole che trapassa grigie
malinconie del passato, protesa
mano alla primavera, ombra di sogno.

La tua città, mia compagna, e tu fossi
ora che non sei nulla tutto, e il tempo
mi porti te in un giorno, nella luce
chiara del tuo sorriso, sole ed ombra.

E mi ritrovo a scrivere parole,
ancora, per un sogno, per un dubbio
e una speranza vana, che tu oda,
forse, e che non mi odi, giorno nuovo

di primavera, passo di leggere
certezze grandi, e belle come sogni
di notti pure di luna, tra mille
vie della tua città, vite, mia vita.
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Mia

...bellissima...sei molto dolce e malinconico in questa poesia(visto che ho letto solo questa,ma avrò di certo il tempo per leggere le altre..)..e mi è venuta in mente una canzone di de gregori che non sò se tu conosci o l'hai mai sentita.."sono venuto un giorno nellla tua città era caldo e buio poteva essere mezzogiorno ma non nè sono sicuro,avevo tempo da perdere,da guadagnare niente non c'eri tu nell'aria sensibilmente...e sono entrato in un portone e dentro un grande ascensore e mi hanno fatto domande sulla mia vita interiore e in una delle mie risposte c'era il tuo nome.. ..ed ho imparato che l'amore insegna ma non si fa imparare e d ho giocato a nascondermi e a farmi trovare e ho provato a smettere di bere e a ricominciare e sono stato bene e sono stato male.."..questo è il mio dono per te per questa bellissima poesia che hai scritto...un bacio...mia*

il 09/04/2004 alle 15:41