Sì, dolce Dany
bisogna parlare a se setssi
saperlo fare così come fai tu
e guardarsi dentro
e guardare fuori
e camminare
nel mondo...
Ma ora dico a me stesso:
c'è un'aquila che ti vuol bene!
red
Parlo sempre a me stessa caro Red e continuo a non comprendere...E' difficile essere diversi,se stai fuori dalle gabbie e vedi oltre ti vogliono vedere come non sei...A che serve aver lottato tanto ,saper vedere il cielo se poi cercano di buttarti giù? Avrei preferito essere cieca, come tanti,forse non avrei avuto questi momenti.
Ti voglio bene
Dany
Hey, Dany
ci sono e ci saranno sempre momenti duri
le "coltellate" della disillusione fanno male, certo
ma lo sai che tutto ha un tempo
e che ogni cosa, anche la più sgradevole
serve a farci capire chi siamo
per misurare la nostra forza
la nostra fede
la nostra ostinazione
il nostro voler comunque e sempre sognare...
Perciò, questi momenti passeranno
e laggiù vedo già un sorriso arrivare...
Ancora un abbraccio forte per te mia dolce
maproprioforte
tuo, red
sai... ho letto, da qualche parte che spesso i pittori dipingono autoritratti per tirare fuori tutto ciò che hanno accumulato a livello di energia interiore e ceativa... questo è uno splendido autoritratto in versi in cui la tua creatività emerge netta e positiva... un bacione a te.
Michele
Capisco, comprendo e solidarizzo, ma poi mi domando se questo eccessivo autocommiserarsi, questo volare in alto non ci impedisca di vedere bene il mondo confusi come siamo in una lacrima o alpiù annebbiati da una nuvola. Lo chiedo a te lo chiedo a me...
Buon fine settimana e baci Umberto
poe
certe volte si bisogna proprio guardarsi dentro
parlare con se stessi.non riamanere li su a volare..
bella poesia
Free
Grazie Umberto per lo spunto di riflessione
che mi dai, non è autommiserarsi , soltanto cercare con consapevolezza il significato di quello che si è : lettura interiore che trova la sensibilità ferita come dato di fatto e il vedere proprio quanto quel volare o vedere oltre sia poi impedimento perchè si crede tutti dotati della stessa sensibilità ,dello stesso modo di vedere la vita, cozzare poi contro i limiti , le ipocrisie, vedere come ci si senta usati se serve e gettati via ,è l'incapacità ( prima) di sapersi difendere.Mi fai riflettere sulla ricerca di maggior realismo , di razionalità che soffocando sensibilità e cuore sia capace di dare difesa.
Ma rinnegare se stessi, il proprio modo di essere distanti da atteggiamenti razionali per ipersensibilità ,è mettersi in conflitto.
Capisco che per non essere " autocommiseranti" si debba reagire, ma contro chi? contro se stessi o contro chi non fa uno sforzo per comprendere?
Un abbraccio
Poe
Si Red, ho già attraversato questi deserti
e so di farcela,mi sento fragile,
la sensibilità ferita ,disilluso incanto...
Ma riprendo il viaggio,come sempre...
Grazie dal profondo del cuore
Ti avvolgo
Dany
Grazie Michele, per comprendere che accade si deve scavare nel profondo, non si possono lasciare da parte le emozioni, soffocarle non serve a nulla, ed è vero, se si accumula energia deve poi trovare sbocco, scrivere è sempre stato il mio modo per cercarmi e anche questa volta so di esserci , di aver dato vita al mio modo di essere.
Ti abbraccio
DAny
Hai ragione piccola Free,proprio guardando la realtà si impara se il volo era nella giusta direzione.
Un abbraccio
Poe
essere tra quelli che sanno guardare il cielo è un privilegio che costa, proprio xchè quelli che non sanno alzare gli occhi da terra tentano di tirarti giù
x sentirsi uguali.
un abbraccio.
Fulmoon
Mi hai lasciato di stucco e senza parole! La tua saggezza mi sconcerta!
Un abbraccio.
San Giuseppe da Copertino era di una semplicità sconcertante e quando si sentiva triste,guardando il mondo che lo derideva, si inginocchiava e pregava e senza accorgersi Volava verso la Luce.
Coraggio! sei splendida!
Un caro Abbraccio,MauMusiC