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Pubblicata il 01/03/2004
Violaceo.
Pugnale
imbevuto
di miele e formiche.
Urla
indelebili
ti squarciano
le pupille.
Ghiaccio
ristagnante
si appiccica
veemente
sulle nuvole.
Finto apogeo
del Regno
delle lettere da consegnare.
Uno sguardo
paludoso
ufficia
la cerimonia d'addio.
Tra i capelli dell'ansia
scivolano
embrioni della mia voce.
Risuona
la pelle dei tamburi,
nell'incredulo
incedere
delle immagini.
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Qualche attimo di buio. La poesia è ispirata dalla omonima canzone degli A whisper in the noise, che vi consiglio caldamente.

Grazie Ale, sempre dolcissima e preziossima. Ti bacio.

Rob

il 01/03/2004 alle 21:53
Ria

Il titolo da solo spiega molto...come mai tanto "buio" tu che risplendi sempre di luce?
Ciao un "illuminato" besos Ria :)

il 01/03/2004 alle 22:16

In questa tua poesia molto bella le immagini incedono avvolte in un'atmosfera noir.........
Risuona
la pelle dei tamburi,
nell'incredulo
incedere
delle immagini."

ciao
Carmen

il 02/03/2004 alle 13:24