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Pubblicata il 26/02/2004
48

Non esiste
nulla di più divino
di una persona
che vive
da vero uomo.



49

Il non più giovane resta fermo sulla sua sedia
annichilendo ed invecchiando…
Solo ora che sente vicina la fine
comprende che il grande gioco per lui non è mai cominciato.
È troppo tardi per pentirsene.


50

Ho ascoltato le parole e sbirciato i consigli.
Ho sentito le voci ed origliato i sussurri.
La mia anima è ancora limpida,
non contaminata da essi, ma soltanto insaporita.


51

Ciò che ci rende più umani
è lo stesso abbandonarci all’ira.
Quante volte la rabbia è stata la mia linfa
e l’ira la mia creta.
Come un falso dio creò l’uomo dalla creta
io creo l’uomo dall’ira
e lo porto fino all’Olimpo
a godere di nettare ed ambrosia
al banchetto degli dei.

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