Poesia molto ricercata nella forma, ottimamente finalizzata alla trasmissione di un certo messaggio, che però per la sua crudezza in me provoca un certo distacco.
A proposito di Rilke, la memoria mi aveva leggermente tradito, anche se è solo una questione di traduzione da "Geschichten vom lieben Gott" che io ho ricordato come "Racconti del Buon Dio" ma in effetti è "Storie del Buon Dio",
Ciao
AXEL
Questa poesia fa in un certo senso parte del mio passato. Allora leggevo Rimbaud e Dylan Thomas e pensavo, a torto, che la poesia vera fosse tutta visioni, allegorie e verve fantastica, immaginifica.
Ciao
Antonio
Bene, per prima cosa potresti avere la dignità di firmarti, affinchè io possa giudicare te con la stessa durezza con cui tu giudichi me, in secondo luogo devi sapere che per essere credibili bisogna motivare le proprie ragioni e argometarle, cosa che tu non hai fatto o che non sei in grado di fare.
Ok adesso possiamo parlare...Le tue critiche riguardo al lessico sono del tutto leggittime, ma ho già detto in altra sede che si tratta di una sorta di ostentazione giovanile(io ho 24 anni, la poesia è di tre anni fa). Credevo infatti che l'utlizzo di termini mutuati dalle mie numerose letture nobilitasse, se non addirittura "leggittimasse", il mio modo sprovveduto di fare poesia. Adesso invece so che un modo di scrivere che non ci appartiene del tutto va prima "digerito" "metabolizzato", anche nella nostra vita quotidiana, affinchè possa risultare del tutto credibile. Per quanto riguarda la tua poesia l'ho letta e non è male, specialmente il finale, solo, secondo me, dovresti provare a porre più cura per la versificazione.
Ciao
Antonio
Grazie compagno. Anch'io apprezzo ciò che scrivi
Ciao
Antonio