Che bello, ultimamente ti sento sempre molto vicino, sia tematicamente che stilisticamente... non me ne perdo una ormai, e se me ne son persa qualcuna... corro a recuperare! Per fortuna, almeno le pagine web, non si piegano...
;)
Rob
No, ti assicuro che solo ultimamente le cose che scrivo soddisfano anche me....in parte. Mi fa piacere che tu senta questa comunanza tematica e stilistica.
Un grande abbraccio
Francesco
Minchia!mi verrebbe da dire rovinanddo l'atmosfera.Natura morta illuminata da pennellate degne dei"Mangiatori di patate" di Van Gogh,bravo come sempre,Ale
No, per fortuna, non ancora un bilancio.
Sai mamy, per un pò si deve sperimentare e, tu lo sai meglio di me, scrivere è come operare su se stessi senza anestesia ( sarebbe preferibile), dunque, a volte ho preferito i silenzia, altre scrivere di getto. Adesso sto cercando di scrivere in modo architettonico....
Un grande abbraccio
Francesco
Puoi dire e scrivere qualsiasi cosa, tutto è concesso.
Grazie assai
Francesco
Si, più o meno, è quella l'idea: una cantina grande quanto il mondo stesso.
Un grande abbraccio
Francesco
Bellissima poesia. All'inizio sembra senza speranza, ma alla fine spero che la luce abbia rischiarato il presente, l'unico tempo che vale la pena vivere.
Ciao Ria :)
Indubbiamente, ma, come diceva qualcuno, nel presente sono contenuti i germi del futuro e l'anidride carbonica della decomposizione del passato.
Grazie assai
Francesco