PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 11/02/2004
20

Con stretto abbraccio
a cui nessuno può sottrarsi
la sera, dopo il tramonto
risveglia l’uomo
in quanto uomo.
Ogni desiderio si rivela
e prorompe con inaudita potenza.
Scalzata ogni resistenza.
L’impulso si desta
dal desco
al quale incatenato fu all’alba.
Nutrito di briciole della giornata.
Nutrito di frammenti e chimere.
Repulsione,
in alcove nascoste.
Al crepuscolo
illuminate dalle fiaccole del desiderio
esplodono e sfavillano maliziose.
Ed allora
luci illuminano camere dimenticate;
nuova dimensione
si esprime sensibilmente
aperta agli occhi
e aperta al sensorio.
Scura città dai tetti gotici
a tratti illuminata.
Fiochi lumi circondano il dimenticato
alle finestra di attici in decadenza.
Famiglie solo in spente circostanze
ricordano la loro unità familiare.
Unità utilitaristica
cancella sacralità sdrucite.
Condivisione del male in mancanza del bene.
Compiacimento nella mediocrità
purché estesa
purché non vissuta singolarmente.



21

Il tramonto segue l’alba
e l’alba il tramonto
rincorrendosi eternamente
raggiungendo solo il miraggio
dell’unione.
Ma all’alba sussisterà sempre e solo l’alba
ed il tramonto al tramonto
cercano ciò che li segue o precede
raggiungendo unicamente le ombre
che portano o portano via



22

Nell’ira sfociai le intense sensazioni
frutto di ciò che suole definirsi amore.
Nell’ira trovai il giusto rimando.
Forza divampante che più volte abbatté mura pietrose.



23

Guardai la mia immagine
riflessa nello specchio.
Le chiesi:
“Conosci il mio vero IO?”.
Lei mi rispose:
“No, se lo conoscessi sarei io l’essere vivente
e tu il riflesso”.





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