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Pubblicata il 10/02/2004
E mi sarai
nel velluto di sangue
diadema
di selce umida
e scintillio
d'ogni lacrima d'amore......
anch'io felce umida
a trattenerti
dov'è sorgente il mio desiderio.
Dovremo fiaccolare il mondo
amore mio
di piccoli stoppini
magati..........
che non spegneranno
come gli occhi fisici la notte
ma copiosi di un fontanile
che gli angeli avranno pulito
ci vedranno avvolti
in ardenza di luce nuova.
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e la speranza
fiorirà come
segreto che
l'aurora cela
ma che la notte
sbianca
e fiorira'
in scintillar
di corona
sangue
che assorbirà
tutti i deserti
del mondo
per farne acqua
a dissetare angeli

:-)

il 10/02/2004 alle 15:38

"...anch'io felce umida
a trattenerti
dov'è sorgente il mio desiderio..."
Pathos particolarissimo promana da questa tua, nell'intensità della spinta interiore, dell'emozione, della strenua e sempre luminosa speranza "meta" che unisce indissolubilmente. Un'altra tua nobile creatura Sulphur!
Ti saluto caramente.
Max

il 10/02/2004 alle 17:18

c'è sempre una doppia natura che trae dagli elementi della natura se stessa accopiandone caratteristiche e similitudini.......grazie Max del bel commento.


a presto
Sulphur

il 11/02/2004 alle 10:01

......e verranno dal "Carro"
con lenticole
per i nostri occhi
cristalli di cometa,
il mondo si farà uguale
dentro e fuori
scorrendo Amore.....

:-)

il 11/02/2004 alle 10:57