PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 24/01/2004

Splendida accademia
la vostra
costruita su architetture di vocali
cupole di consonanti
arcate di frasi
colonnati di periodi
volte di paradossi
capitelli di neologismi

Splendida accademia
la vostra, sì
ogni cosa al suo posto
col prezzo di copertina
che sempre risarcisce cotanta abilità
e il vostro curriculum
stordisce come un colpo d'inganno
come un cupo presagio che ingoia

Nessuno è padrone della poesia
dobbiamo capirlo
siamo solo in prestito al recepire
in attesa di essere
attraversati
invasi
un filo che conduce elettricità

Quando una canzone, una prosa
si impadronisce di te
quando la coperta del cielo e
lo scorrere del ruscello
si trasformano in parole
sii onesto e ammetti di essere solo
un portavoce

Quando la guerra ti lacera
e ti opponi con l'amore
quando l'amore ti lacera
e non sai come opporti
quando i tuoi scarabocchi per descrivere
seguono ubbidienti il loro corso
ammetti di essere un portavoce

E’ la poesia che ti sceglie
come un'apparizione sacrale
un sogno
un'estasi
una visione
è sempre lei che ti sceglie
e tu sei solo un portavoce

Si dice dei grandi poeti
professionisti della parola
artisti che intrecciano versi
ma nessuno
nessuno è padrone della poesia
nemmeno chi la scrive
e allora
togli quella maledetta firma
e cancella i diritti
di proprietà...


marco red eagle


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usi un bel testo, per dire qualcosa che in parte è vera e accattabile, ma solo in parte, perchè vedi, la propria firma, sotto ad uno scritto se da una parte nè indica la provenienza e dunque, in qualche modo la proprietà, dall'altra è un'assunzione di responsabilità per forma e soprattutto contenuto.
In più, sembra che la poesia sia il frutto di un'opera divina e personalmente non lo credo, credo invece che sia frutto della storia personale di ognuno, tant'è che si scrive di tutto e nei modi più diversi.
in ogni caso, il tuo testo poetico e, anche in questo caso, spunto di riflessione e a dirla tutta, sono contenta che le tue poesie siano le poesie di un'aquila

perciò ti bacio
e mi firmo
Kat

il 24/01/2004 alle 18:29

correzione refusi
accettabile
ne
è

mettili dove servono
approfitto per baciarti ancora
Kat

il 24/01/2004 alle 18:31

E' sempre bello leggerti, mia Kat
e i tuoi commenti mi elettrizzano...
Sai, hai ragione
questa è una "provocazione"
che mette in dubbio innanzitutto chi la scrive
e che può suonare come una contraddizione.
Ma, quel che davvero voglio dire,
è che se me lo chiedessero, regalerei lo scritto
autorizzando la cancellazione della firma...
A un patto però:
che non la firmi nessun altro e che non ne
tragga profitto. Tutte le cose che ho lasciato
sul sito possono essere "utilizzate" da chiunque
come scritti anonimi... davvero!
Non pensare che sia un pazzo, anzi pensalo,
mi sa che lo sono... (((-:
Per l'altra questione, e cioè la poesia come "frutto
di un'opera divina" è solo un'altra provocazione
per stimolare un approccio più umile al
proporsi "grandi poeti" che guardano dall'alto
l'altrui pochezza... Ed è chiaro che dietro le parole
ci sono storie, vissuti, persone... ci siamo
noi e, adesso, ci sono io che t'abbraccio...
un aquila pazza ti bacia
red

il 24/01/2004 alle 18:48

Mi piacciono i refusi Kat
ci danno più umanità
ci rendono amabilmente fallibili
ma, soprattutto, solo l'occasione
per un altro bacio
con amor, red

il 24/01/2004 alle 18:52
tla

ciao Marco,
bella la tua provocazione!
un bell'invito all'umiltà ... a volte ci vuole ...
sai ... (l'ho già scritto altrove) l'appellativo di "poeta" mi sta stretto e largo allo stesso tempo ...
... la sensibilità di ognuno coglie la poesia dove la trova
... cioè ovunque ...
la traduzione invece è personalissima (come ha saggiamente detto Kat) ...

un sorriso
tla

il 24/01/2004 alle 18:57

Grazie per le tue care parole, Tla
sai, credo che la poesia sia una
convenzione diversa tra popoli
e culture, un linguaggio attraverso
cui è possibile comunicarsi interiorità,
stabilire buone relazioni. O anche
denunciare, esprimere amori, affetti,
malessere, chiedere aiuto.
Ma quando la poesia viene usata per
manifestare un potere, una superiorità
beh, allora diventa arrogante e biforcuta
non comunica più, non condivide
insomma, resta sola con se stessa...
Ancora un grazie di cuore
e un abbraccio grande
marco red eagle


il 24/01/2004 alle 19:17

Un atto di condivisa umiltà che io predico sempre (insieme alla tolleranza).
Due parole per dirti che mi piace!!!
;-)

il 24/01/2004 alle 19:21

Grazie Pirata,
sì, hai ragione, "umiltà e tolleranza"
ingredienti indispensabili per crescere
così, si continua a predicare
ma assieme
un grande e forte abbraccio d'aquila
red

il 24/01/2004 alle 19:27

Mi é piaciuta molto questa gentile e pulita provocazione.
...te lo dico come portavoce e dilettante allo sbaraglio.
Grazie.

XXX


il 24/01/2004 alle 20:16

Poco "lirica" ma assolutamente vera.
Un riappropriarsi dei propri ruoli umani con la dignità che regala la umiltà.
La Musa ispira, il poeta scrive. Ma si è solo parafulmini di idee, magneti di un Amore Universale che si riesce ad attrarre ma mai a possedere. E' Infinito e Immenso.
Condivido tutto.
Bravissimo
Er

il 24/01/2004 alle 21:57

Caro Marco, sarà provocazione come dici, ma è invece manifestazione di quel " sentire" che è poesia - anche se non si scrivesse - si è capaci di percepire comunque in una forma che è come toccare l'infinito seppure per attimi...Ma poi considerare di essere "autori" di un dono quale la sensibilità è come dire di possedere l'astatto , parte di noi ma solo come capacità , non si è proprietari del mare o del cielo ma si può esprimere l'emozione che sanno donare...

Io stessa non ho mai sentito di essere "poeta" ma di descrivere emozioni e le mie poesie le ho sempre regalate senza farne un dramma...

Se si fosse " mezzo" per gli altri allora a che serve sentirsi migliori ? Si dovrebbe invece cercare di avvicinarsi a chi potremmo accogliere - poeta sarebbe sinonimo di sensibile non di egoista.

Ti abbraccio
Poe

il 24/01/2004 alle 23:15

condivido in pieno,siamo si ,portavoci delle nostre emozioni,sensazioni ed io personalmente dono a tutti la possibilita' di "prendere"qualcosa di mio scritto se questo puo' in qualche modo essere utile
e usato in modo corretto..........ciao,spazio.......

il 25/01/2004 alle 13:11
tla

condivido la tua visione ... e penso che si possa estendere a tutti i campi
... è la differenza tra servizio e potere ...
come in tutte le cose ...
esprimere sè stessi per la necessità di essere
è un conto ... farlo per schiacciare, è un altro
... oggi mi sono soffermata sul titolo
di questa tua ... e la parola dilettante
(troppo spesso usata con accezione negativa)
è bellissima ...
adoro dilettarmi in ciò che amo ...

grazie a te
tla

il 25/01/2004 alle 13:36

Triplo grazie, Papox
è vero, solo chi accetta con serenità
la sua dimensione di "dilettante"
riesce a DILETTARSI, con la poesia e con
tutto il resto...
un abbraccio grande e con diletto
red eagle

il 26/01/2004 alle 10:03

Grazissime Nemoprofeta,
è proprio così (penso), in fondo
cosa davvero possediamo; chi crede di
possedere si costruisce una prigione,
dorata quanto si vuole, ma pur
sempre una prigione...
La nostra vita, La terra su cui
camminiamo, l'infinito, etc., ci
appartengono non perchè li possediamo
ma perchè ne siamo parte...
Con un senso di appartenenza
un abbraccio grande
red eagle

il 26/01/2004 alle 10:14

Brava mia Poe,
credo sia proprio così: "poeta"
è solo una parola, una convenzione.
Ovvio, tutti viviamo dentro convenzioni,
altra cosa è lasciare che queste
convenzioni determinino e limitino
il nostro essere.
I piedistalli poi, non sono mai serviti
ad essere migliori, ma a dividere,
a separare, a stabilire chi sta prima
e chi sta dopo...
Perciò, tra noi, nè primi nè ultimi ma,
soltanto assieme. Soltanto assieme....
un abbraccio forte e stretto
tuo, red

il 26/01/2004 alle 10:24

Grazie di cuore per le tue parole, Walter
Sì proprietà e possesso oppure
appartenenza e condivisione
Sta a noi la responsabilità di
scegliere la strada...
e di goderne il percorso.
Un abbraccio grande
marco red eagle

il 26/01/2004 alle 10:28

Immenso grazie, Spazio
un respiro condiviso
e questo meraviglioso
senso di appartenenza...
Eppoi, in fondo, è il dilettante
che si diletta, no?
Un abbraccio spaziale
marco red eagle

il 26/01/2004 alle 10:33