Onde di aria si intrecciano davanti a me,
i miei occhi sono serrati e senza forza
bagnati dal sangue di vittime innocenti
che hanno sedato la mia fame,
che su di un telo bianco,
di un altare sono state immolate.
Barcollo e mi libro in volo,
suona mia anima
canta e vivi
per mano delle loro vite.
Piangete miei occhi,
che il loro sangue
bagni ancora le mie labbra.
E vita sia per la mia Signora.
Guidatemi sirene putride,
seguendo il vostro canto
arriverò presto alla mia
deturpata dimora
fatta di mutili candori
e rari sapori.