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Pubblicata il 20/01/2004
Onde di aria si intrecciano davanti a me,
i miei occhi sono serrati e senza forza
bagnati dal sangue di vittime innocenti
che hanno sedato la mia fame,
che su di un telo bianco,
di un altare sono state immolate.
Barcollo e mi libro in volo,
suona mia anima
canta e vivi
per mano delle loro vite.
Piangete miei occhi,
che il loro sangue
bagni ancora le mie labbra.
E vita sia per la mia Signora.
Guidatemi sirene putride,
seguendo il vostro canto
arriverò presto alla mia
deturpata dimora
fatta di mutili candori
e rari sapori.
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ciao lamberto! e detto da te bambina non può essere che una melodia che risuona tra colonne di templi lontani! ciao ciao!

il 21/01/2004 alle 12:11