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Pubblicata il 19/01/2004
Mi sarà cuore
e specchio il cielo
fumando alto
dalla terra con il sole
tenue albero di sogno
mi sarà carne
e scheletro nel mondo:
profusa dei tuoi ocelli, la mia pelle,
lunaa, non ti sfuggirà.
E volerò ali d'anima cheta
trapunta di stami
numinosa e morente
come stella, quando glauca mano
nella greppia del tempo
mi sarà dolore
senza il tuo viso porsi
come tra le montagne e l'alba.
Nè servirà, che essere immanente,
lo spirito elevi alle gugliate
preghiere il naufrago ad un risveglio
tra amorose braccia.
Irredento, inòpia ho catturato
e un amore senza abito
il tramonto.
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Poesia del trasporto metafisico, consapevole dell'umano stato, densa, vera e levitante, d'attesa onirica e confidente, oltre la pur presente malinconia d'esistere nel limite, nei sensi vivi. Un "volo" lieto dello spirito armonico. Lessico a tratti...da dizionario ma ricca di sfavillanti immagini del sentire, nel tuo bello stile simbolista.
Ti abbraccio.
Max

il 19/01/2004 alle 17:46

come hai notato sto cercando d'imparare nella costruzione del verso, renderlo scorrevole e musicale senza perdere il sostegno delle idee originarie....lo splendido commento che hai fatto mi aiuta molto. Ti ringrazio tanto Max


un abbraccio Sulphur

il 19/01/2004 alle 19:00