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Pubblicata il 17/01/2004
"come Magnakovskij, ti prego, prima che la vita scada
e mi ritrovi incapace di pensare
a cose come il deserto o la banchisa;
morire come Magnakovskij, ti prego, prima che la notte evada
dai miei occhi e dai tuoi, e tu ti ritrovi
ferito dal mondo e dai suoi rovi.
disperdiamoci in questa pozza d'acqua pura
che trabocca come una lente scura
nel culmine pratico della notte-giocattolo.
ti prego, vivere come Magnakovskij, fissare
una data d'inizio dei nostri deliri, tentare
ancora una volta di riallacciare
questo splendido germoglio al tutto:
finché a qualcuno è dato di non avere senso"

con immutato orgoglio
questo, probabilmente, fu detto.
nessuna risposta
sgocciolò giù dal tetto.

in seguito l'osservatore poté vedere
come il velo liquido attraverso cui sparirono
(ma erano davvero tutti e due? o addirittura tre?)
si tinse curiosamente di sangue.

la patriottica statua che greve nel silenzio aveva osservato
non ha ancora manifestato
di averci niente da ridire.

se vita poi davvero fu, che suicidio singolare!


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