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Utente eliminato
Pubblicata il 16/01/2004
La fiamma cobaltea del voler
Sarà vomere a solcare la notte
E il sogno come tempesta
Tonante sul pelago per
Bonaccia ormai sonnolento.
Le faci del cosmo innumerevoli
Indicheranno la via verso
Ascosi approdi d’Armonia
La foschia del mattino diradandosi
Svelerà l’immensa quiete allora
Dei pollini l’effluvio sarà
Rotta floreale d’esalazioni,
Poi il volo circolare dei gabbiani
E infine eccola l’isola senza faro
Che ha nome Armonia.
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La fiamma cobaltea del voler
Sarà vomere a solcare la notte... incipit che subito evoca la tua cifra caratteristica, bellissima, in questo viaggio che ben conduci fino all'Armonia, di cui sei Madre e Figlia.
Biscotti!
Axel

il 16/01/2004 alle 14:34

E' una poesia volitiva che rappresenta il viaggio della Ricerca. Una ricerca dal duplice risvolto che se da un lato invoca tempesta sul sonnolento pelago, dall'altro è proiettata verso una quieta armonia sfruttando i venti che quella tempesta può suscitare. Una ricerca condotta passo dopo passo, ascoltando il 'mare interiore' scrutando i segni che lascino presagire la meta.
Ti vedo come naufraga su di un isola sonnolenta, in cerca di forti venti che ti conducano (forse) sulla medesima isola.

Stile classicheggiante e fiero alla maniera degli antichi.


P.S. Lungi da me l'idea di farti da psicologo. Io son solo un povero auspice che osserva i gabbiani in volo... ;-)))
Un bacio
Andrea

il 16/01/2004 alle 19:29

"Dei pollini l’effluvio sarà
Rotta floreale d’esalazioni,
Poi il volo circolare dei gabbiani
E infine eccola l’isola senza faro
Che ha nome Armonia."
Sublime paradiso dell'animo sereno, ove ogni cosa ha sfumatura di significanza, e a cui consciamente o inconsciamente, tendiamo tutti... Armonioso è il progressivo volgere del tuo verso alla meta di un'opera che induce all'estasi contemplativa.
Un abbraccio floreale
E.

il 16/01/2004 alle 22:08