BELLISSIMA!!! raramente ci si sofferma a pensare al freddo e cupo inverno..lo si patisce, lo si sopporta già proiettati verso il caldo rassicurante della bella stagione....e ci si perde le immagini che splendidamente descrivi....io sono nata proprio in gennaio, questo mese così freddo....e lo amo anche se a volte trascuro di viverlo in pieno....
"Questo buio queste stoppie quelle ombre veloci
sono dell'inverno la voce più roca,
se togli all'inverno tutto ciò che lo adorna
resta da soffrire il freddo da sentire la luce el calore che manca"....questo è il verso che preferisco e che maggiormente mi ha fatto riflettere: se non cogliamo dell'inverno la sua voce, non rimane che subirlo...ed è l'errore che molti fanno, io per prma, prima di leggere questa tua....Grazie...Mary
La percezione profonda e insinuante dell'inverno, in lirica di spettrale drammaticità, incolore, ma anche il dilatare lo sguardo e la coscienza in un accalorato umanissimo sfogo, una professione d'amore, di attenzione, di adesione, al crudo reale travaglio dell'esistenza. Molto bella!
Saluti cari.
Max
Mary, sono molto contento che questi versi siano stati per te, come lo sono stati per me un mezzo per riconsiderare l'inverno sotto una luce diversa di contrasti e sfumature stridìdenti al di fuori del conforto e della sicurezza che ci conforta...
Ciao
Sergio
Grazie Pippi, sono contento che il titolo e le sensazioni/immagini che ho cercato di richiamare con i miei versi ti siano piaciuti.
Ciao
Sergio
Max
sono sempre stupefatto dalla tua capacità di lettura e di analisi profondo delle parole fino a cercarne l'essenza più recondita, la tua prosa ricercata brilla poi di una sua luce propria.
Grazie
Sergio