PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 06/01/2004
Sono strade
segnate dalle ruote dei carri
e da esistenze senza nome
e io,
su queste tracce grige
pedalo
in fuga,
evaso dal gruppo
per necessità fatta virtù
di capire
se sono ancora,
in qualche modo,
vivo,
tra campi e case basse
e contadini curiosi
che mi guardano passare
dal ciglio dei fossi.
Ma andare
con il vento in faccia
e l'anima in tasca
è fatica
e dietro gli altri mi inseguono,
si organizzano per venire a riprendermi
e riportarmi nei ranghi.
Non ho amici in mezzo a loro
e la mia maglia bianca,
pura,
senza scritte,
è quasi un pugno
in mezzo a quella nausea di colori.
Già sento i respiri
ed i rumori
di cento biciclette in estro.
Ancora una volta
mi toccherà improvvisare,
legittima difesa
per sopravvivere.
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ad una attore come te
come io credo
l'improvvisazione non farà certo difetto
fuori dalla massa
che il protagonista è la libertà
e la strada tutta in salita
ma c'è la vetta
da là 360 gradi di respiro
e poi un'altra vetta...
là il mio bacio

bellissima poesia dal significato solo apparentemente celato da una pedalata

Kat

il 06/01/2004 alle 02:06

Ti confesso che ho pensato parecchio, prima di postare questa poesia, perchè, senza dubbio, è la più autobiografica di tutte quelle che ho scritto fino ad ora. Se mi è permesso parafrasare Gustave Flaubert, potrei dire che " Il ciclista in fuga c'est moi! ", ma vedo che hai capito alla perfezione tutto quanto è espreso in forma di metafora nei miei versi e di questo ti ringrazio, così come del tuo commento sempre splendido e della tua costante presenza e incoragiante amicizia. Ti mando un grande bacione.
Michele

il 06/01/2004 alle 11:51

Determinazione e coraggio per staccarsi dalle cento biciclette, ma ancora di più ce ne vuole a vestire una maglia bianca, senza sponsorizzazioni di alcun tipo... Hai capito a perfezione quello che ho voluto dire con i miei versi e di questo, come del tuo commento, molto bello e preciso, desidero ringraziarti. Un salutone a te.
Michele

il 06/01/2004 alle 11:53

Ti confesso di avere esitato parecchio prima di postare questa poesia: è la più autobiografica di tutte quelle che ho scritto finora e se mi è lecito parafrasare Gustave Flaubert, potrei dire che " il ciclista in fuga c'est moi! ", però vedo che hai capito alla perfezione la metafora contenuta nei miei versi, e di questo ti ringrazio profondamente, così come del commento, sempre splendido, che hai voluto dedicare ai miei versi e dell'amicizia e della simpatia con cui sempre mi segui. Un grande bacione a te.
Michele

il 06/01/2004 alle 11:58

Una bellissima fuga senza traguardo,
una fuga dentro la vita (non dalla vita)
la tua, caro Michele.
Una fuga (è forse autobiografica?) necessaria a
conoscersi meglio, nella nudità del bianco che
spicca fuori dal branco dei colori (qui sembrano
rappresentare convenzioni, imposizioni, uniformi di
parte...) ma, comunque, la tua fuga ha parecchi
tifosi che ti sostengono e ti incoraggiano.
E sai che pure da quassù, c'è un'aquila complice
disposta a indicarti le traiettorie migliori
e.... mi sa che non ti acchiapperanno mai. (((-:
Un abbraccio grande
red eagle

il 06/01/2004 alle 14:09

Sopravvivere a se stessi
lontani dalla morsa degli altri
che vorrebbero " contagiare"
tanta purezza,e correre essere lontani
e pur sempre primi per il proprio
modo di essere :vivere fino in fondo
fino all'ultima nota di quel pentagramma
che è il nostro vivere interiore,
senza compromessi, senza catene:
solo vita che cerca il proprio splendore!
E tu mio caro amico sii te stesso
lontano da ogni assurda prigione
e se qualcuno non comprende?
Sia solo in sorriso che come
un vecchio saggio, conosce oltre
ma lo tiene come tesoro.

Ti abbraccio
Poe

il 06/01/2004 alle 18:24

Un ciclista in fuga solitaria, un lupo che rifiuta di vivere in branco... sapessi, caro Michele, quanto mi ci sono ritrovato nei tuoi versi. Semplicemente grandiosa! Anche non leggendo la tua risposta a Tina si capisce che... "c'est toi".
Non potevo rientrare con una lettura migliore.
Un salutone
Gaetano

il 06/01/2004 alle 19:22

Sono un po' di corsa oggi ma non potevo perdermi il mio poeta preferito, con le sue liriche che sanno di "teatro dell'anima", se posso permettermi di coniare una definizione...
Precisi come sempre i commenti di Kat e Tina, nonchè degli altri, a cui mi associo... bellissimo quel "evaso dal gruppo per necessità fatta virtù per capire se sono ancora in qualche modo vivo"... mi ci riconosco molto, e al tempo stesso si rispecchia la tua anima, come tu stesso dici (ho visto che è molto autobiografica, curiosando tra i commenti...)
Salutone a te, ora scappo sul serio
Eros

il 06/01/2004 alle 21:20

..e corsi..
e volai col vento,
mescolando
il suo col mio
lamento...

questa tua splendida descrizione della liberta' mi ha riportato alla mente una mia poesia che ho scritto a 14 anni,proprio sulla liberta', io la chiedevo al vento, di cui sono sempre rimasta amica, e qui te ne ho riportato alcuni versi..
Non smettiamo mai di correre amico, anche senza una meta precisa,e' l'anima che facciamo volare!
un grandissimo abbraccio
Luna

il 07/01/2004 alle 11:02

Arrivo in ritardo per dirti che è una bellissima poesia nella quale esprimi molto bene il tuo sentire.
Ciao, Carmen

il 07/01/2004 alle 11:41

Grazie a te, splendida anima e preziosa amica. Bacione.
Michele

il 07/01/2004 alle 15:58

"... e gli uccelli
additano col volo
la strada del Katai
per Marco Polo... "
- F.Guccini -

E con un aquila in alto ad indicarmi la strada, sono sicuro che non mi riprenderanno più... Grazie a te, per il commento davvero splendido che hai voluto dedicare ai miei versi. Un salutone.
Michele

il 07/01/2004 alle 16:04

Sai, come ho già scritto in altre risposte, ho esitato parecchio, prima di postare questa poesia, forse la più autobiografica tra tutte quelle che ho scritto, perchè quel ciclista in fuga, sono io... ti ringrazio davvero di avere capito e colto in pieno lo spirito di questi miei versi e per avere scritto un commento così bello. Grazie per la costante amicizia che sempre mi dimostri! Un grande bacione a te.
Michele

il 07/01/2004 alle 16:14

Che splendido commento hai scritto! Parole bellissime che ho stampato e che conserverò sempre con cura. Sai, come già ho detto ad altri, ho esitato molto prima di postare questa lirica, forse la più autobiografica tra quelle che fino ad ora ho scritto, e sono davvero contento che tu abbia perfettamente compreso lo spirito dei miei versi. Grazie ancora, infinitamente! Un grande bacione a te.
Michele

il 07/01/2004 alle 16:18

Una poesia così autobiografica e personale che ho esitato lungamente prima di postarla, ma vedo che in parecchi si sono riconosciuti. Grazie a te, Gaetano, per averla capita e così splendidamente commentata. Un salutone e bentornato nel sito!
Michele

il 07/01/2004 alle 16:22

Si... è talmente autobiografica e personale che, come già ho scritto, ho esitato non poco, prima di postarla, ma vedo che in parecchi ci si sono ritrovati... grazie a te per averla capita a fondo e per il bellissimo commento che hai voluto dedicare ad essa. Un salutone.
Michele

il 07/01/2004 alle 16:26

E io che temevo, così personale e strettamente autobiografica com'è, che questa poesia fosse di scarso interesse per gli altri, tant'è vero che ho non poco esitato a postarla... Invece vedo che in parecchi si sono riconosciuti in questi versi... grazie a te per averla capita a fondo e per avere scritto questo bellissimo commento e per la tua presenza sempre costante e amichevole. Bacione grande a te.
Michele

il 07/01/2004 alle 16:31

ma quando si pedala da soli, la sensazione del vento in faccia è qualcosa di terribile e al tempo stesso di sublime... i tuoi versi, posti nell' incipit, sono splendidi e il tuo commento ha perfettamente colto il significato di questa mia poesia, forse la più autobiografica tra quelle che ho scritto. Grazie per le bellissime parole e per la tua amicizia, sempre affettuosa e presente. Un bacione grande a te.
Miguel-hidalgo-de-la-luna.

il 07/01/2004 alle 16:36

Una poesia profondamente autobiografica nella quale, però, vedo che si sono riconosciuti in parecchi... grazie a te, per questo bel commento e per la costante e amichevole presenza. Un caro saluto a te.
Michele

il 07/01/2004 alle 16:39
Jul

Staccato dal gruppo in volata! Perchè tu sei una mosca bianca Michele e la tua solitudine (scelta) è comunque una vittoria.
Ti abbraccio,
Giulia

il 07/01/2004 alle 20:27

Si... come già ho scritto ad altri, questa è, forse, la piùautobiografica delle poesie che fino ad ora ho scritto. Grazie a te per il bel commento che hai voluto scrivermi e per la costante simpatia con cui mi segui. Un caro abbraccio a te.
Michele

il 08/01/2004 alle 16:33