Una vita, tanti passi
un nome, lettere vuote,
tanti sogni nel cassetto,
numeri : ignote le cifre.
Due uomini in divisa
guardano i dati,
guardano gli occhi,
numeri sulla patente,
neppure notano l'uomo.
E lo chiamano mondo moderno
ma mondo di chi ?
Eppure sono un uomo,
un uomo di sogni malato,
sangue arde nelle mie vene,
sangue sulla strada del cuore.
Un angolo di parcheggio,
che odio a chi arriva prima di te,
nemmeno uno sguardo al fiore
sul vaso di coccio, sui petali aperti.
E lo chiamano mondo moderno
ma mondo di chi ?
Che resta del bimbo
che giocava su prati fioriti,
rotolava nell'erba ridendo
e le rondini felice guardava ?
Una strada, tante corsie,
semafori rossi, tempo che vola,
nemmeno un attimo
per fare un sorriso,
un gesto di affetto
a chi attraversa la strada.