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Pubblicata il 03/01/2004
Tutti i miei sogni
sono spinti come fumo nella brezza,
la paura mi abbraccia con il sonno,
ecco arrivare l'incubo di sempre,
ecco arrivare il sogno che trasforma
gli uomini in mostri.
Venisti a me, con un bacio da serpente,
l'Occhio del sole si alzò sulle tue labbra,
la luce lunare accoglie le mie lacrime d'argento,
così giacciamo in un oscuro abbraccio,
e il seme è gettato in un luogo sacro.
Aspettando l'alba
ascoltai il lamento delle sirene,
ma loro non sanno niente di me,
corro libero, senza controllo.
Il silenzio di una stella cadente
illumina il placido cielo,
e mentre mi chiedo dove tu sia
son così solo da poter piangere,
me ne vado nella notte
per non farmi più seguire.
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Poesia giocata sui temi della solitudine e inquitudine e della corsa affannosa verso la Luce.
Rivedrei la punteggiatura...
Ma è bella.
N.

il 03/01/2004 alle 08:12