Guarderò i tuoi occhi
e con i tuoi occhi
guarderò la vita.
Farò il buffone
dovesse divertire,
m'arrabbierò
dovesse servire,
suonerò i campanelli
sapendoti complice
ed ai visi stupiti
faremo una boccaccia,
magari una pernacchia.
Sarò il nuovo di ieri
per il tempo a venire,
t'inviterò a ballare
il valzer in Via Condotti
cantando "che ci frega"
di Giampy i suoi cerotti,
saremo figli dei figli
genitori per sempre
di suoni, canti, riso
e l'allegria... diverte.
Marco