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Pubblicata il 30/12/2003
Pezzi di vetro sotto le unghie,bambina mia pezzi di vetro…
Sento dolore,sento l’odore del sangue ma dov’è
La mia voce, non riesco a gridare,dov’è la mia voce…
Ho voglia di piangere ma mi manca il coraggio…
Se volessi ora potrei distruggere il mondo..e
Ricostruirlo in quel istante che passa fra un battito
e l’altro del mio debole cuore…
quanta vanità in queste vene e in questo
cervello,perché o bambina mia
ho la presunzione di volere comprendere
l’incomprensibile, perché il mio
animo nn la smette di torturarsi di
struggersi…
voglio perdermi,voglio sciogliermi
voglio scivolare come la fredda rugiada
di primo mattino, voglio dissolvermi
come quando la pioggia incontra
l’arido terreno, voglio ritrovarmi leggero
come quando nasce gentile il sorriso di un bimbo,
voglio tirar fuori questa stupida rabbia, voglio
dare un volto a questo mio irrefrenabile istinto
voglio solo ascoltare l’allegro canzonare
della fatica al ritorno dai campi…
o mia gioia, fammi sentire il tuo
volto e dimmi che il nostro
amore quello si, nn ha bisogno
di alcun inutile assioma…
dimmi che l’unica trascurabile
insicurezza sei tu…
ogni qual volta che vedo i tuoi
occhi così sorridenti l’animo
mio ritrova la pace e si quieta,
o dammi un bacio ora dammene
altri,e cento ancora…
o mia ragionevole voglia di vivere,
carezzami ancora,e sussurrami
ancora che la mia follia e solo
il sintomo di un bene che in me
trabocca e che ogni dì, cattivo
come ora, mi ubriaca…
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